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A Varese una serata per celebrare il tentato colpo di Stato di Hitler: “Una follia”

L’intervento di Memoria Antifascista: “Le istituzioni intervengano ad Azzate”. Il 25 aprile scorso una quarantina di militanti del gruppo di estrema destra aveva fatto irruzione durante la festa della Liberazione inneggiando a Mussolini.
A cura di Francesca Del Boca
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La chiamano "La Notte del Coraggio". Sono i membri della "Comunità militante" neonazista dei Dodici Raggi, che per il prossimo 11 novembre hanno organizzato in provincia di Varese "una serata per i cento anni del Putsch di Monaco, il tentativo di colpo di Stato ordito da Adolf Hitler che con duemila nazisti marciava sulla città per abbattere la Repubblica di Weimar".

L'appello di Memoria Antifascista: "Una follia, intervengano le istituzioni"

L'invito della serata ad Azzate, con tanto di conferenza, cena e bar aperto fino a tardi, circola su Telegram. E arriva fino alle orecchie e agli occhi di Memoria Antifascista, che chiede a gran voce che sia impedito l’appuntamento. "Questa follia è promossa dai neonazisti della comunità dei Dodici Raggi che organizzano l’evento nella loro sede dal sottotitolo “La Notte del Coraggio” l’11 novembre", scrive Memoria Antifascista.

"Ancora una volta ci chiediamo se le istituzioni vieteranno questa apologia del nazismo promossa via Telegram con tanto di locandina o lasceranno mano libera ai nazisti di Varese che, proprio in quel periodo ogni anno salgono sul monte San Martino a piantare croci runiche per omaggiare i soldati tedeschi morti nella prima battaglia della Resistenza italiana".

A processo i membri della comunità di estrema destra

Il nome della comunità di Azzate, del resto, è ormai noto alle cronache locali e non solo. Solo pochi mesi fa, lo scorso maggio, dieci membri del gruppo dei Docici Raggi (tra cui tre candidati consiglieri comunali) sono finiti a processo per una "manifestazione non autorizzata" ad Azzate, organizzata senza il preavviso previsto dalla legge del questore di Varese, per celebrare i morti della Repubblica sociale italiana: il manifesto dell'iniziativa, pubblicizzata sempre attraverso i canali Telegram, fu volutamente inviato senza indicare né ora né luogo con il preciso intento di "depistare le forze dell'ordine".

Il 25 aprile scorso, invece, una quarantina di militanti del gruppo di estrema destra, con giubbotti neri e teste rasate, aveva fatto irruzione durante la festa della Liberazione organizzata in piazza ad Azzate. Il gruppo, interrompendo le celebrazioni, aveva inneggiato a Mussolini ed esposto uno striscione con due fasci littori.

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