A Turbigo il parroco apre la festa di fine Ramadan, poi interviene l’Imam: “Celebrata la democrazia”
"La festa è andata bene", racconta a Fanpage.it Zahid Naveed, presidente dell'Associazione musulmana "Moschea Essa". Una festa agognata quella di fine Ramadan a Turbigo: dopo due ricorsi al Tar della Lombardia e l'intervento del Prefetto di Milano per l'assegnazione di un luogo idoneo per la celebrazione dell'Eid Al Fitr, il Comune, alla fine, ha concesso il campo sportivo. Dalle 8 di questa mattina, mercoledì 10 aprile, i fedeli musulmani hanno potuto pregare e scambiarsi gli auguri per l'ultimo giorno di Ramadan in un posto a loro dedicato.
Come si è svolta la celebrazione dell'Eid Al Fitr
"Ci siamo presentati al campo sportivo alle 6:15 di questa mattina", racconta Zahid. Hanno aspettato che le forze dell'ordine aprissero il campo sportivo e gli dessero le chiavi. A quel punto, i fedeli hanno cominciato a sistemare il prato e a prepararsi per la preghiera. Dieci minuti prima che cominciassero ha parlato davanti a tutti don Carlo, il prete di Turbigo. Alle 8 la parola è passato all'Imam che ha condotto mezz'ora di preghiera.
Una volta finita, le circa 200 persone lì radunate si sono scambiate gli auguri e poi ognuno è andato a casa o al lavoro. "Abbiamo rispettato le regole che ci aveva imposto il Comune": infatti, nel campo dedicato ai festeggiamenti, potevano essere contenute al massimo 200 persone. Questo compromesso ha impedito alla maggior parte delle donne e dei bambini di partecipare all'Eid Al Fitr. Una volta finito, "abbiamo sistemato tutto e chiuso".
La soddisfazione di Zahid e dell'avvocato Bauccio
Per fortuna non ha piovuto: "Come ci ha aiutato lo Stato italiano, così ci ha aiutato il nostro Dio (che non ha fatto piovere)", spiega Zahid. "Quest'anno è stato bellissimo, oggi abbiamo festeggiato a casa nostra, a Turbigo". Anche l'avvocato dell'Associazione Luca Bauccio ha espresso la sua soddisfazione: "A Turbigo non si è solo celebrata la festa dell'Eid El Fitr, tanto cara ai musulmani. La grande partecipazione e la compostezza e civiltà dell'incontro dimostrano che oggi è stata celebrata la festa della democrazia e della Costituzione".
Ha aggiunto: "La libertà religiosa è un caposaldo della nostra cultura giuridica. Nessuno può essere discriminato per la sua fede. Vigileremo perché non si verifichino più episodi così gravi di islamofobia e intolleranza". E alla fine, e ancora una volta, Zahid ha ringraziato tutti da parte sua e da parte della comunità musulmana di Turbigo.