A processo Marco Manfrinati: aveva sfregiato la ex moglie Lavinia Limido e ucciso il padre di lei a Varese
Ha accoltellato con 18 fendenti al volto e alla gola l'ex moglie, uccidendo il padre di lei che tentava di difenderla dopo un violento "corpo a corpo". Marco Manfrinati, 40 anni, ex avvocato in carcere per l'omicidio di Fabio Limido, 71 anni, e il tentato omicidio della figlia 36enne Lavinia, andrà a processo per i fatti avvenuti a Varese lo scorso 6 maggio, quando fuori dallo studio dell'ex suocero aggredì con violenza padre e figlia: Manfrinati, al tempo, non poteva avvicinarsi alla famiglia Limido perché colpito da un divieto di avvicinamento emesso dal giudice di Varese, dove risultava denunciato per atti persecutori.
L'uomo, ora in carcere, è accusato di omicidio e tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione, dal momento che la sua intenzione era quella di uccidere la ex per contrasti legati all’affidamento del figlio minorenne: solo l’intervento del padre di Lavinia, uscito dall'azienda di via Ciro Menotti per aiutare la figlia, ha permesso secondo la ricostruzione degli inquirenti di evitare la morte della donna.
Le altre aggravanti contestate dalla Procura sono di avere agito con crudeltà, di avere commesso il fatto nei confronti dell'affine in linea retta nonché profittando di circostanze di tempo, di luogo e di persona, anche in riferimento all'età, tali da ostacolare la privata difesa.
"In quel momento ho anche pensato che io per mio figlio sarei stata anche pronta a morire. Io ero pronta a morire quel giorno, invece è morto il mio papà per me", aveva raccontato la donna. "Ma è stata una tragedia annunciata, gli ultimi due anni della nostra vita sono stati tremendi. Abbiamo denunciato più volte, lui diceva: ammazzerò te, tua madre e nostro figlio".