A Milano una scuola intitolata a Carla Fracci, arriva il parere favorevole del Comune
Il Comune di Milano ha espresso il proprio parere favorevole in merito alla richiesta, avanzata dalla scuola primaria di via Anselmo da Baggio, di cambiare nome ed essere intitolata a Carla Fracci, l'étoile della danza, morta il 27 maggio di quest'anno. Il percorso però non è concluso: l’ultima parola infatti spetterà al Ministero dell’Interno, che dovrà permettere una deroga alla norma vigente, che prevede la possibilità di intitolare una scuola a un personaggio deceduto solo se sono passati almeno dieci anni dalla scomparsa.
Al momento la scuola, che fa parte dell'istituto comprensivo Primo Levi, è dedicata a due eroi del Risorgimento Carlo Zima e Anita Garibaldi: il primo nacque a Brescia nel 1822 e morì durante l’insurrezione delle dieci giornate nel 1849. Anita, nota per essere stata la moglie di Giuseppe Garibaldi, incarnò "l’ideale di donna-guerriero che combatté per i diritti dei popoli e per l’eguaglianza dei cittadini" si legge sul sito ufficiale della scuola. Tra gli obiettivi dell'iniziativa ci sarebbe quello di avviare un percorso di formazione sperimentale proprio nella musica e nella danza.
La richiesta della scuola renderebbe omaggio a una stella della danza partita proprio da una periferia della città di Milano, come Baggio. Carla Fracci era infatti cresciuta tra le case popolari del quartiere di Molise-Calvairate dove viveva insieme alla madre, al padre Luigi, tranviere dell'Atm, e alla sorella. Sarebbe un altro tassello al quadro degli omaggi che il capoluogo lombardo ha voluto dedicare alla ballerina, legata a doppio filo alla città, come ad esempio l'iniziativa di dedicare il tram della linea 1 proprio a Carla Fracci. "Sarà un tram tutto bianco, con il tuo nome scritto in modo discreto", aveva precisato il sindaco Giuseppe Sala in persona nel giorno dei funerali della ballerina nella chiesa di San Marco, poco lontana dal Teatro alla Scala.