video suggerito
video suggerito

A Milano una bicicletta bianca per Mohanad, ucciso a 11 anni da un pirata della strada

L’iniziativa di Associazione Genitori in Rinnovata e Massa marmocchi per ricordare Mohanad, travolto e ucciso a 11 anni da un’auto pirata, e invitare a non chiudere gli occhi sulla questione della sicurezza stradale a Milano. Gli abitanti del quartiere sono accorsi in massa.
A cura di Francesca Del Boca
0 CONDIVISIONI
Immagine

Un omaggio in ricordo di Mohanad. E un monito a non chiudere gli occhi sulla pericolosità delle strade. 

È stata posata ieri la Ghost bike in onore di Mohanad, il bambino di 11 anni travolto e ucciso da un pirata della strada la sera dello scorso 9 agosto a Milano, mentre girava in bicicletta aspettando che il papà chiudesse la sua rosticceria.

Una bici bianca, candida come l'età di Mohanad, proprio nel luogo dove la sua vita è stata strappata via con violenza.

La famiglia e i compagni di classe

Presenti nel momento della posa in via Bartolini l‘intero quartiere che gravita intorno a viale Certosa, i ciclisti della Critical Mass con la Massa Marmocchi e la famiglia del piccolo. Una grande folla, tutta per Mohanad.

Il padre, commosso, non è riuscito a prendere parola. In massa anche i compagni di scuola: gli stessi che ieri, in piazza Prealpi, hanno dedicato all'amico scomparso una panchina colorata di verde.

La bici bianca nel luogo dell'incidente

Qui, un mese fa l‘impatto mortale con la macchina guidata dal ventenne Nour Amdouni, che quella sera viaggiava a 90 chilometri orari in una via del centro abitato con il limite di velocità fissato a 30 chilometri orari.

Il conducente, si scoprì poco dopo, era senza patente, con una gamba ingessata e sotto gli effetti della droga. Adesso si trova in carcere, accusato di omicidio stradale con l'aggravante della fuga.

Via Bartolini a Milano, luogo dell'impatto mortale
Via Bartolini a Milano, luogo dell'impatto mortale

La sicurezza dei ciclisti in città

Un momento intenso. Che impone una riflessione sulla tutela dei ciclisti a Milano. Con i membri delle associazioni Genitori in Rinnovata (Agir) e Massa marmocchi, che hanno ideato il piccolo monumento cittadino. "Quanti altri bambini e quanti altri morti dovremmo piangere prima di capirlo? Quante altre bici bianche (ghost bike) dovremmo posare per ricordare le vittime della violenza stradale?".

E ancora. "Chi è più a rischio sono i più vulnerabili, i bambini e gli anziani in primis, che a Milano continuano a non trovare un ambiente sicuro dove vivere. Chi è portatore di maggiori responsabilità è chi con le sue scelte diventa portatore di rischi più elevati verso gli utenti più vulnerabili. Le statistiche parlano da sole".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views