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A Milano un protocollo per la movida sicura, annunciato il divieto d’asporto alcolici in alcune zone

È stato firmato oggi un protocollo per una movida sicura e responsabile a Milano. Prefettura, Comuni e associazioni di categoria insieme per promuovere un divertimento che sia rispettoso anche per i residenti dei quartieri. Tra le iniziative progetti di quartiere per una promozione della vivibilità delle aree della movida e l’utilizzo di vigilanza qualificata nei locali. Annunciata una stretta per l’asporto di alcolici in alcune zone. Tra queste ad esempio figurano via Melzo e via Lecco, dove da settembre sarà vietato l’asporto di alcolici da mezzanotte alle sei.
A cura di Simona Buscaglia
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Immagine di repertorio
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È stato firmato oggi in Prefettura a Milano un protocollo d’intesa per mettere in campo azioni innovative per promuovere un modello sano e rispettoso del divertimento notturno giovanile. Una movida quindi che garantisca ai residenti ma anche ai fruitori dei contesti più sicuri, favorendo comportamenti responsabili, limitando i grandi assembramenti e gli eccessi di rumore. Anche per questo motivo sarà vietato l'asporto di alcolici in alcune zone dopo una certa ora. A margine della presentazione del protocollo infatti il sindaco di Milano Giuseppe Sala si è soffermato in particolare sulla zona tra via Melzo e via Lecco, dove verrà applicato "il divieto totale di asporto da mezzanotte alle sei a partire da inizio settembre" ha annunciato il primo cittadino. La promozione di una cultura del divertimento rispettoso della città verrà messa in campo grazie al coinvolgimento dei giovani nell’animazione di luoghi e stili di divertimento creativi, e attraverso l’impiego, da parte degli esercizi delle zone della movida, di addetti alla vigilanza sussidiaria qualificati, con compiti di osservazione, prevenzione, dissuasione ed eventuale segnalazione alle forze dell’ordine. Saranno previste anche azioni innovative per promuovere una sana cultura del divertimento, con progetti che favoriscano una rispettosa e civile convivenza nei quartieri.

Tra le prime aree interessate Duomo-Mercanti, Darsena, Colonne e Nolo

Le prime aree interessate dal protocollo sono: Duomo-Mercanti, corso Garibaldi-corso Como-via Monte Grappa, Darsena-Navigli, Brera, Colonne di San Lorenzo, piazzale Archinto, quartiere Lazzaretto-via Lecco-via Melzo, Arco della Pace, quartiere Isola, piazza Minniti-via Borsieri, NoLo e via Tortona.  "Divertirsi in maniera sana, sicura e nel rispetto di tutti, senza nulla togliere alla felicità e alla bellezza delle serate milanesi è possibile, basta volerlo – afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala -. È interesse di tutti, di chi ama divertirsi e di chi offre occasioni di divertimento in primis, fare in modo che le zone della città più frequentate la sera siano sicure, pulite e garantiscano a tutti, a chi le abita e a chi vi si ritrova, una migliore vivibilità. Milano è una metropoli moderna che funziona, e i milanesi hanno la cultura civica necessaria perché tutti possano viverla appieno, godendo della sua bellezza e avendo riguardo per gli altri e per l'ambiente che ci circonda".

Il Protocollo è stato concordato nell’ambito della collaborazione attivata dalla Prefettura di Milano tra il Comune di Milano, l’Azienda di Tutela Salute della Città Metropolitana di Milano, l’Università degli Studi di Milano Bicocca, insieme a Epam (Associazione provinciale milanese Pubblici Esercizi – Unione Confcommercio – Imprese per l’Italia – Milano, Lodi, Monza e Brianza), Confesercenti Milano e Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria. Con la sottoscrizione del protocollo, il Comune di Milano si impegna a introdurre opportune limitazioni agli orari di asporto di alcolici, il divieto di vendita di bottiglie in vetro e lattine, ad intensificare le attività e i servizi di vigilanza, controllo e prevenzione. Verranno sostenuti progetti proposti dalle associazioni di via e di categoria, per favorire sinergie virtuose con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine in caso di necessità, attraverso l’utilizzo, anche a rotazione tra gli esercizi coinvolti, di operatori della sicurezza privata adeguatamente specializzati e formati.

Il Comune al lavoro per progetti educativi sulla vivibilità delle aree della movida

Il Comune di Milano, in particolare, è infatti al lavoro per le prime azioni dirette al miglioramento delle condizioni di vivibilità nelle aree della movida attraverso la collaborazione con enti del terzo settore, organizzazioni, associazioni non lucrative. Verrà pubblicato un avviso per l’erogazione di contributi in favore di soggetti per la realizzazione di progetti educativi per un importo complessivo di 100mila euro, fino ad un massimo di 9mila euro a progetto.  Con un altro avviso pubblico verranno invece individuati associazioni, enti e istituzioni rappresentative dei commercianti e dei gestori dei pubblici esercizi delle zone, chiamati a presentare progetti e iniziative per favorire la gestione ordinata delle aree dei plateatici e delle aree esterne immediatamente pertinenziali ai locali, favorendo sinergie virtuose con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine in caso di necessità.

Anche in questo caso, l’importo complessivo è di 100mila euro (con importi massimi calcolati per ciascuna area in relazione al numero di pubblici esercizi attivi), e il periodo di riferimento sarà 10 settembre-31 ottobre. Sempre nel protocollo firmato oggi, da parte dell’Azienda di Tutela della Salute della Città metropolitana di Milano è assicurato l’impegno educativo per contrastare comportamenti anti-sociali e il supporto in caso di necessità, anche attraverso la formazione degli operatori dei pubblici esercizi sui comportamenti da adottare in situazioni di alterazione mentale o ubriachezza.

Verrà promosso l'utilizzo di personale specializzato per la sicurezza nei locali

Con l’adesione al protocollo, Epam – Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza e l’Associazione Confesercenti Milano assicurano la promozione dei pubblici esercizi “virtuosi” e la diffusione della cultura del divertimento responsabile, attraverso la formazione dei gestori e la valorizzazioni dei locali che adottano buone prassi. Garantiscono inoltre il supporto alle associazioni di via e promuovono presso i titolari dei pubblici esercizi delle zone di movida l’utilizzo di personale specializzato, formato e iscritto negli elenchi prefettizi confluenti nel database nazionale degli operatori della sicurezza privata, per favorire la gestione ordinata delle aree dei plateatici e delle aree esterne ai locali. L’Associazione italiana sicurezza sussidiaria promuove, in adesione all’accordo, specifiche convenzioni per l’impiego di operatori della sicurezza privata, favorendo l’individuazione di un coordinatore per ciascuna zona della movida con il ruolo di interfaccia privilegiato con la Polizia locale e le forze dell’ordine

La Prefettura di Milano assicura il supporto delle forze dell’ordine per servizi dedicati nelle zone individuate e coordinerà inoltre il Tavolo interistituzionale, verificando l’attuazione degli impegni assunti e le valutazioni del gruppo di lavoro coordinato dall’Università degli Studi di Milano Bicocca, che curerà il coordinamento scientifico dell’intero progetto.

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