A Milano tornano le polemiche sugli assembramenti in Darsena, ma la movida non si è mai fermata
Si torna a respirare aria da "zona gialla" in Lombardia e tornano puntuali le polemiche sugli assembramenti nei luoghi della movida a Milano. La Darsena e i Navigli, in particolare, sono gli osservati speciali fin dallo scoppio della pandemia: sono stati d'altronde la culla della "Milano non si ferma", quando non si conosceva nulla del virus e si credeva che in poco tempo si sarebbe tornati alla normalità. E fin dalle prime "riaperture" dello scorso anno, e seguendo gli ormai innumerevoli cambi di colore della Lombardia nel sistema a fasce (quello di lunedì 26 aprile 2021 sarà il 17esimo in sei mesi), è sempre sulla Darsena e sui Navigli che si sono concentrate le attenzioni dei giornalisti a caccia di comportamenti irresponsabili e le attenzioni delle forze dell'ordine, inviate da comune e prefetto in alcuni casi "limite" per porre un freno a eccessi del "popolo della movida". Anche ieri, sulle sponde di quello che un tempo era il "porto di Milano" riqualificato e restituito ai milanesi poco prima dell'Expo, si è vista in effetti tanta gente in giro: siamo in zona arancione e ci si può spostare liberamente, è vero, anche se le foto che stanno circolando in queste ore mostrano anche comportamenti che violano le norme, come persone senza mascherina o eccessivamente vicine tra di loro.
La movida a Milano non si è mai davvero fermata
C'è preoccupazione, ovviamente, per cosa potrà accadere nei prossimi giorni quando le restrizioni si allenteranno ulteriormente e Milano e la Lombardia, come molte altre regioni d'Italia, "riapriranno" parzialmente. Anche perché in realtà la movida, a Milano, non si è mai realmente fermata nemmeno nei mesi passati. Lo sanno bene coloro che abitano nella zona di piazzale Archinto all'Isola, di via Melzo a Porta Venezia, di piazza Leonardo da Vinci a Città studi. Durante tutti questi mesi, tranne forse nei periodi di zona rossa, assembramenti più o meno grandi si sono sempre visti nei pressi dei locali che hanno comunque continuato a servire cocktail o birre da asporto, come peraltro loro consentito in determinati orari.
Controlli dei carabinieri nella notte: 71 persone multate, per lo più giovani
La notte appena passata non ha fatto eccezione: il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri della compagnia Milano Duomo e del nucleo Radiomobile parla complessivamente di 71 persone, in gran parte studenti universitari di età compresa tra i 20 e i 26 anni, che sono stati sanzionati per il mancato rispetto delle prescrizioni imposte per il contenimento dell'emergenza da Covid-19. Nello specifico, 32 ragazzi sono stati identificati in corso Garibaldi/Largo la Foppa e in via Lazzaro Palazzi, 6 persone in via Panfilo Castaldi, 17 ragazzi in piazzale Archinto e altri 15 in corso Como, via Tadino e via Lambertenghi.