A Milano sempre più poveri tra le coppie con figli: “Non riescono a comprare i libri di scuola”
"C'è un'estrema povertà che non sta nelle strade, ma che invece entra nelle case, abusive e non, e che si insinua nel lavoro, il lavoro precario, quello saltuario, il lavoro sottopagato": a dirlo è il presidente di Progetto Arca, Alberto Sinigallia relativamente alla condizione della popolazione che vive a Milano. Sempre la Fondazione ha organizzato, per i trent'anni di attività, un flash mob davanti a Palazzo Marino con duecento persone sdraiate e avvolte da coperte.
"Siamo parlando di una miseria che riguarda sempre più le famiglie con minori, condiziona l'accesso all'istruzione e le relazioni sociali e che ipoteca il nostro futuro", ha riportato il quotidiano Il Corriere della Sera.
La Fondazione ha commissionato a Bva Doxa uno studio su cinque città, tra le quali c'è anche Milano. Nel capoluogo meneghino è stato considerato un campione di 250 persone che fanno la spesa nei mercati solidali della fondazione. Il 60 per cento di loro vive con figli minorenni.
Il 54 per cento sostiene che gli amici di famiglia sono spariti, il 34 per cento di evitare le occasioni di incontro "per l'imbarazzo di mostrarsi fragile". Il 37 per cento inoltre non riesce a pagare il doposcuola o a evitare che i figli vengano bocciati, il 38 per cento non può iscriverli ad attività sportive e il 20 per cento a comprare i libri di testo.
Una condizione davvero terribile per i genitori e per i figli. Purtroppo si rinuncia anche a spese mediche, tagliare i capelli e ovviamente anche ad andare in vacanza. Nonostante le difficoltà, il 41 per cento degli intervistati milanesi "spera di ritrovare la serenità a breve".