A Milano occupato anche il liceo Einstein: “Vogliamo una scuola da vivere senza ansia”
Nella mattinata di oggi, lunedì 21 marzo, le studentesse e gli studenti del liceo Einstein di Milano hanno deciso di occupare il loro istituto. Si tratta dell'ennesima occupazione a Milano, dove i licei e istituti autogestiti dagli studenti sono arrivati a una ventina, anche se in diversi casi le occupazioni si sono già concluse: "Questo gesto, votato e voluto dalla stragrande maggioranza degli studenti dell’istituto, riteniamo che sia il mezzo fondamentale per iniziare un’opera di riappropriazione del ruolo da protagonisti che ci spetta nella scuola", hanno scritto gli studenti in una nota.
L'occupazione del liceo scientifico in zona Calvairate arriva "dopo settimane di discussione": "Gli ultimi due anni di DaD (didattica a distanza, ndr) hanno fatto emergere i molteplici problemi che affossano il nostro sistema scolastico da decenni – afferma in una nota il rappresentante degli studenti Luca Zung -. Il disagio umano, didattico e psicologico nel quale noi studenti siamo costretti a vivere non è più tollerabile e se ci troviamo qui oggi è per far sentire la nostra voce. Il nostro gesto non è mirato alla sola critica di un sistema danneggiato, ma ad elaborare delle proposte concrete. Finiremo questo momento con la stesura di un manifesto contenente tutte le nostre proposte presentando così la base per una riforma necessaria, ed invitiamo i docenti ad unirsi a noi per ricostruire questo sistema".
Vogliamo una scuola che ci comprenda e possa essere vissuta senza ansie
Tra i motivi della protesta la richiesta di un effettivo diritto allo studio per tutti gli studenti, ad oggi non garantito dal momento che "tra l’acquisto di libri, materiale scolastico ed accessori, la spesa media annua per ogni studente arriva a 1200 euro. Chiediamo quindi che vengano investiti da parte del governo maggiori fondi e che siano soprattutto equamente distribuiti, senza creare differenze tra studenti e studentesse", dichiara un membro del collettivo, Vasco. C'è poi un tema molto sentito da tutti gli studenti, specialmente dopo gli anni di pandemia: il disagio psicologico e l'ansia. "Nel periodo appena successivo al rientro in aula dalle vacanze natalizie è stato sottoposto agli studenti della nostra scuola un google moduli riguardo il benessere psicologico e la didattica-valutazione al fine di poter comprendere quale sia la situazione degli studenti dell’Einstein. L’82,3 per cento degli studenti non riesce mai, o gran parte delle volte ad affrontare le interrogazioni senza che le emozioni prendano il sopravvento – spiega un'altra rappresentante degli studenti, Sara Farinella -. Quasi il 50 per cento afferma di avere breakdown emotivi o attacchi di panico dovuti alla scuola, settimanalmente o quotidianamente. Vogliamo quindi – conclude la rappresentante – una scuola che ci comprenda, una scuola che permetta di vivere la nostra vita in tutti i suoi aspetti e che possa essere vissuta serenamente senza ansie".