Nell’acqua di un condominio su 20 a Milano ci sono tracce di Salmonella e Legionella
Salmonella e Legionella oltre i limiti nell'acqua di un condominio su 20 a Milano. È questo il dato sconcertante emerso dai controlli effettuati su oltre 450 edifici nel capoluogo lombardo da Ena, società di amministrazione degli immobili sulla qualità dell'acqua.
Secondo quanto emerso dai controlli eseguiti dalla società, nel 5 per cento dei condomini esaminati ci sarebbero tracce di Salmonella e Legionella, due batteri potenzialmente molto rischiosi per la salute. Il dato sottolinea la necessità di svolgere ulteriori e costanti controlli per garantire la salute dei cittadini della città di Milano. Per quanto riguarda, invece, i casi in cui è stata riscontrata la contaminazione batterica la società ha eseguito interventi di bonifica e monitoraggio nell'ottica di attuare per il futuro una politica di prevenzione.
"La norma sul controllo delle acque – spiega Vincenzo Acunto, Ceo di Ena – rappresenta un passo significativo verso la tutela della salute e della sicurezza negli edifici residenziali. Si tratta di controlli che non devono essere trascurati o rimandati dagli amministratori perché possono avere un forte impatto per la salute dei condomini. Per evitare questi rischi è necessario effettuare regolari controlli periodici sulla qualità dell’acqua, mantenere aggiornati i documenti che attestano il rispetto delle norme e informare i condomini sulle misure adottate per garantire la salubrità degli impianti".
Le parole del Ceo fanno riferimento al recente decreto legislativo 18/2023 che specifica come obbligo il controllo della qualità dell’acqua per l’amministratore di condominio e prevede, tra l’altro, anche una sanzione fino a 30.000 euro per chi non lo effettua. L’amministratore ha quindi il dovere e il compito di assicurare che i valori dei parametri di qualità dell’acqua nel condominio siano mantenuti dal punto di consegna della rete pubblica fino al punto di utenza, quindi rubinetti, docce o altri terminali.