A Milano nasce la Commissione Olimpiadi 2026: “Bisogna accelerare, cambiare passo”
"Vogliamo contribuire al cambio di passo che è necessario, perché cinque anni possono sembrare tanti ma non lo sono". Lo spiega a Fanpage.it Gabriele Abbiati, consigliere comunale della Lega eletto presidente della neonata commissione Olimpiadi Milano Cortina 2026 di Palazzo Marino.
Perché creare una nuova commissione nel consiglio comunale per i Giochi?
Il tema delle Olimpiadi purtroppo è stato un po' perso di vista dall'amministrazione comunale, è rimasto in disparte durante l'emergenza Covid è un peccato. L'obiettivo è capire lo stato dell'arte e favorire un'accelerazione. Fuori da ogni polemica, vogliamo dare stimoli perché è un evento essenziale.
Come vi muoverete?
Con il vicepresidente Alessandro Giungi stiamo stilando un programma delle attività. Sentiremo a breve l'assessore allo sport Roberta Guaineri per fare il punto sulla parte relativa agli impianti sportivi in città. Quindi gli altri assessorati per verificare anche infrastrutture, mobilità e gli altri temi connessi. Pianificheremo anche sopralluoghi nelle aree coinvolte, penso al Palasharp, Santa Giulia, lo scalo di Porta Romana. Dovrà essere un'attività molto aperta a città e municipi.
A un anno e mezzo dall'assegnazione delle Olimpiadi invernali, siamo indietro?
È quello che dobbiamo verificare. Da parte dell’amministrazione serve un cambio di passo. A Milano abbiamo la parte predominante per gli sport al chiuso. Sullo Scalo ci siamo, mi preoccupa il PalaItalia. Mi piacerebbe riflettere su quell’area. Vogliamo capire com’è la situazione. Anche la questione Palasharp è ancora abbastanza immobile, ci lascia un po’ perplessi. In generale ci hanno comunicato troppo poco.
Anche su San Siro il dibattito è stato spento dall'emergenza
Lamentiamo lo stesso problema, non c’è un raccordo con l’aula. È il consiglio comunale a dover decidere, anche se probabilmente avverrà nel prossimo mandato. Purtroppo noi siamo stati lasciati in disparte dalla giunta su tutti i temi fondamentali. Non va bene. Lo stadio fa parte del dossier olimpico e senza elementi per valutare diventa difficile. Ci aspettiamo più condivisione.