A Milano manifestazione di comunisti e anarchici contro la Nato: “Spezziamo questo sistema”
Sono scesi in piazza anche comunisti e anarchici per protestare contro la guerra in Ucraina ma non solo. Il corteo conclusosi nel pomeriggio di oggi, sabato 2 aprile, in piazza Fontana ha alzato in cielo un altro grido: "Fuori l'Italia dalla Nato". Chiaro lo slogan dei manifestanti rossi, storicamente contrari all'adesione del Belpaese all'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord. In totale, circa un migliaio i presenti, tra cui gruppi anarchici, collettivi studenteschi, sindacati e centri sociali.
Comunisti e anarchici in corteo: Italia fuori dalla Nato
Il corteo arrivato in piazza Fontana è stato in realtà la somma di due cortei diversi. Il primo è partito da piazza Affari, l'altro da largo Cairoli. Prima di arrivare insieme alla piazza alle spalle del Duomo, davanti alla Banca Nazionale dell'Agricoltura, teatro dell'attentato del 12 dicembre 1969, i manifestanti si sono riuniti in piazza Cordusio. Qui, hanno dato vita ad un comizio dove alcuni protestanti hanno preso in mano il microfono per chiedere che "questo sistema venga spezzato" e per urlare "morte allo Stato, viva la libertà e l'autogestione". Numerose, infine, anche le richieste di porre fine alla guerra in corso nel mediterraneo dove migliaia di migranti continuano a perdere la vita. Nelle parole riportate da Milanotoday, una ragazza, imbracciato il microfono, ha esclamato: "La guerra fa schifo, il sistema economico in cui viviamo è per il profitto di pochi sulle spalle di molti e sta creando un odio tra i popoli che noi vogliamo debellare". Critiche infine anche all'Eni, definita "il vero ministro degli esteri" italiano, e alla presunta posizione Belpaese nella guerra in Libia: "L'Italia finanzia la guerra e i lager libici, stop war not people", è la scritta comparsa su uno striscione nei pressi di una filiale della Deutsche Bank in via Larga.