A Milano lo smog aumenta vicino alle scuole: oltre la metà dei bambini respira aria fuorilegge
Milano è una città fortemente inquinata, ma questo già si sapeva. Sotto accusa ci sono le concentrazioni di biossido di azoto e tra i luoghi più colpiti ci sono le scuole situate nei pressi delle aree più trafficate della città.
La metà degli studenti di Milano respira aria fortemente inquinata
A renderlo noto è un'elaborazione di "Cittadini per l'aria", un'associazione impegnata nel difendere il diritto dei cittadini di respirare aria pulita. Da oggi, lunedì 17 ottobre, sul sito internet dell'associazione è presente una mappa interattiva che permette di consultare il livello di esposizione al gas inquinante scegliendo strada per strada oppure selezionando uno specifico edificio scolastico.
Secondo le ultime linee guida rilasciate dall'Organizzazione Mondiale per la Salute (Oms), la concentrazione media annuale di biossido di azoto non dovrebbe superare i dieci microgrammi al metro cubo. Il limite di legge pone la soglia a 40 microgrammi.
A Milano, tra asili nido, scuole materne, elementari, medie primarie e secondarie, sono presenti oltre mille scuole. Oltre la metà di queste sono collocate in aree dove si supera anche questo limite. La restante parte, circa il 45 per cento non supera il limite di legge, ma si colloca poco sotto.
L'associazione sottolinea che "gli oltre 200mila studenti che frequentano le scuole a Milano sono costretti a respirare, dalla più tenera infanzia fino alla delicata età dello sviluppo, aria tossica che, secondo la letteratura scientifica, è nociva per il loro sviluppo".
Nelle aree più trafficate si superano di sei volte le linee guida dell'Oms
La mappa mostra come tutto il territorio della città di Milano superi le linee guida dell'Oms grazie alle diverse sfumature di colore: si va dall'arancione dei parchi cittadini (34 microgrammi circa) al viola scuro delle arterie più trafficate che arrivano a sfiorare i 60 microgrammi al metro cubo di biossido di azoto.
Una delle zone con più densità di edifici scolastici a subire maggiormente i danni dell'inquinamento è quella intorno a piazzale Loreto, dove gli studenti respirano un livello di biossido di azoto che si aggira attorno ai 59 microgrammi.
L'elaborazione grafica è stata resa disponibile a seguito di un lavoro realizzato dal comitato scientifico del progetto "No2 No Grazie" sviluppato su un modello di intelligenza artificiale che ha elaborato i dati raccolti da centinaia di cittadini durante una campagna realizzata nel febbraio 2020.
Per Anna Gerometta, presidente di "Cittadini per l'aria", non si può più perdere tempo per salvaguardare la salute dei cittadini: "È responsabilità della città, partendo da chi la amministra, proteggere le nuove generazioni affinché il loro sviluppo non venga alterato dall’aria che respirano e, in generale, la salute di tutti i cittadini di Milano. Per questo oggi serve dare spazio alla mobilità attiva e non inquinante, attuare subito la preferenziazione dei mezzi pubblici, e fare funzionare davvero Area C e Area B, riducendo le deroghe, estendendone gli orari, eliminando Move in e, non ultimo, attivando controlli efficaci della circolazione interna alle due aree".