A Milano la protesta di sovranisti e gilet arancioni: giovedì il corteo “contro la dittatura”
Una nuova protesta "contro la dittatura del governo Conte", come riportato sul manifesto che circola online, è stata indetta a Milano per il pomeriggio di giovedì 29 ottobre. Un nuovo appuntamento per manifestare contro le misure anti coronavirus, in particolare la chiusura di bar, locali e ristoranti nelle ore serali. Una nuova iniziativa dopo quella che ha portato a disordini, scontri con la polizia e arresti nella serata di martedì 26 ottobre per le vie del centro cittadino.
Milano, giovedì il corteo di sovranisti e gilet arancioni
L'appuntamento di giovedì pomeriggio è organizzato dal "Movimento imprese italiane" e chiama a raccolta una serie di sigle e movimenti. Un variegato mix vicino appartenente all'area sovranista. Tra i partecipanti "Gilet arancioni Lombardia" e i gruppo "Anime bianche", "Unità nazionale", "Ultimi Sovrani", "Io sto con Paolo Polli" – il riferimento in questo caso è al ristoratore autore in primavera di una lunga protesta in tenda all'Arco della Pace – "Federazione Popolo Sovrano", "ReopenMilano", "ResistenzaRibellioneRinascita", "Taxi Milano", "Reset", "Ristoratori Uniti Milano", "Italia Sovrana".
La mobilitazione parte dalla periferia
L'appello contro la "dittatura" è rivolto a imprenditori e gestori della attività colpite dai provvedimenti anti covid. Il corteo "guidato con ogni mezzo disponibile, auto, moto, camion, motorino" dovrebbe prendere il via alle 17 nella periferia nord, all'angolo tra via Giancarlo Clerici e viale Fulvio Testi.
La Questura diffida gli organizzatori
La Questura di Milano intanto ha diffidato gli organizzatori del Movimento Imprese Italiane dal porre in essere domani 29 ottobre 2020 la manifestazione "non preavvisata e indetta online". A Milano la tensione è sfociata martedì sera in un corteo non autorizzato: un centinaio di manifestanti si è radunato a piazzale Loreto, dando poi vita a una manifestazione contro le chiusure previste dall’ultimo Dpcm sull’emergenza Coronavirus. In un crescendo di violenza sono stati danneggiati vetrine, scooter e un tram. I manifestanti, alcuni armati di catene e spranghe, hanno lanciato molotov contro un’auto della polizia locale e ferito al volto un poliziotto con una bottiglia, poi hanno lanciato sassi contro la sede della Regione Lombardia. La polizia li ha dispersi con i lacrimogeni.