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A Milano il cielo è giallo: è la sabbia del Sahara trasportata dal vento

A Milano questa mattina il cielo si è colorato di giallo. È la sabbia del deserto del Sahara trasportata dai venti dall’Africa fino al cuore dell’Europa. Fenomeni simili si sono registrati oggi anche nel resto del Nord Italia, in Svizzera e in Francia. Il fenomeno potrebbe ripetersi anche domani.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Milano questa mattina il cielo si è colorato di giallo. È la sabbia del deserto del Sahara trasportata dai venti dall'Africa fino al cuore dell'Europa. Fenomeni simili si sono registrati oggi anche nel resto del Nord Italia, in Svizzera e in Francia. Un fenomeno meteorologico insolito che ha indotto molti milanesi a puntare in su il naso per la sorpresa. Chi ha potuto osservare il capoluogo lombardo dall'alto ha assistito ad una sorta di effetto da cartolina antica, con la città avvolta in una nuvola di polvere gialla. Il fenomeno potrebbe ripetersi anche domani. Le previsioni meteo prevedono pioggia per le prossime ore e non è escluso, quindi, che le particelle di sabbia sahariana possano arrivare fino al suolo e depositarsi sulle strade e sulle automobili parcheggiate.

Si tratta ad ogni modo di un fenomeno non nuovo, di cui si contano precedenti anche in passato. È già accaduto infatti che il vento di scirocco o di libeccio trasporti anche delle particelle di sabbia del deserto anche per grandissime distanze di migliaia e migliaia di chilometri. Quando i fini granelli sospesi nella troposfera incontrano i raggi del sole, poi, l'effetto è quello di colorare tutto il cielo di giallo, creando un'atmosfera quasi marziana, degna dei film di fantascienza post-apocalittica. Per domani, la protezione civile regionale, intanto, ha diramato un bollettino di allerta gialla per rischio idrogeologico. "Una perturbazione in avvicinamento da ovest determina precipitazioni a partire dalla serata di oggi, sabato 06/02, fino alla mattinata di lunedì 08/02. In particolare, i maggiori accumuli, da moderati a localmente forti, sono attesi sulla fascia prealpina e alta pianura", si legge nell'avviso di criticità ordinaria

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