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A Milano i vaccini antinfluenzali si faranno anche nelle parrocchie

A Milano i vaccini antinfluenzali saranno fatti anche all’interno delle parrocchie. Lo ha annunciato oggi la Diocesi, avviando così una collaborazione con Ats, per ovviare alla mancanza di spazi adeguati per la campagna per immunizzare le fasce più fragili della popolazione, denunciata dai medici di base.
A cura di Redazione Milano
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A Milano i vaccini antinfluenzali saranno fatti anche all'interno delle parrocchie. Lo ha annunciato oggi la Diocesi, avviando così una collaborazione con Ats.

Vaccini antinfluenzali nelle parrocchie a Milano

Le parroccie della città di Milano sono pronte a mettere i propri locali a disposizione dei medici di base per la campagna vaccinale contro l'influenza stagionale, ha spiegato l'organismo che si occupa della guida della diocesi. Il Moderator Curiae, monsignor Bruno Marinoni, ha infatti accolto la richiesta presentata nei giorni scorsi dal direttore dell'Ats Metropolitana, Walter Bergamaschi.

I medici di base avevano denunciato la carenza di spazi

I medici di medicina generale nelle scorse settimane hanno più volte ribadito le difficoltà nella gestione della campagna vaccinale, per la carenza di luoghi adatti dove eseguire le iniezioni in sicurezza. L'intesa prevede che, per somministrare i vaccini anti-influenzali, i medici di famiglia che non dispongono di spazi sufficienti nei propri ambulatori possano chiedere di usufruire degli spazi all'interno delle parrocchie in cui risiedono i propri assistiti.

Locali offerti gratis per tutto il periodo della campagna

I locali saranno offerti gratuitamente per tutto il periodo della campagna. L'accesso ai pazienti sarà garantito preferibilmente la mattina, per non sovrapporsi alle attività parrocchiali. Saranno i medici a interpellare i parroci e verificare la loro disponibilità e l'effettiva idoneità dei luoghi.

Qualche giorno fa la Lombardia ha acquistato altre 150mila dosi di vaccini antinfluenzali: "Iniziativa a valenza di carattere precauzionale a fronte della domanda sempre più alta di vaccini antinfluenzali quadrivalenti in un contesto di co-circolazione di virus influenzali e Sars Cov 2", ha precisato l'amministrazione regionale  in una nota.

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