A Milano i murales di Putin con una pistola puntata alla tempia: subito rimossi
Il presidente russo Vladimir Putin che si punta una pistola alla tempia. È il soggetto delle nuove opere contro la guerra dell'artista AleXsandro Palombo, apparse nella mattinata di oggi a Milano e rimosse dopo poche ore. "Queste opere sono state rimosse in pochissimo tempo, evidentemente l'azione repressiva e censoria di Vladimir Putin ha effetti anche nella nostre città. Questo non fermerà la nostra libertà di espressione e l'arte come voce a sostegno del popolo ucraino" ha dichiarato l'artista.
I murales sono "una metafora ricca di significato"
Le immagini di Putin che, vestito con giacca nera e cravatta rossa, si punta l'arma alla testa sono apparse in diverse zone di Milano. L'ultima, localizzata in zona Porta Venezia, è stata rimossa nel primo pomeriggio. In una nota l'entourage di Palombo ha spiegato il significato dei murales, intitolati "Il suicidio dello Zar Putin": "Una metafora ricca di significato che mette in luce le conseguenze delle azioni di Putin". L'interpretazione resta aperta, come praticamente avviene per tutte le opere d'arte.
Non è la prima volta che Alexsandro Palombo interviene con le sue opere su argomenti di stretta attualità: era accaduto nel 2019 a Milano con una serie di opere sulla violenza di genere, "Just Because I Am a Woman", che dai muri di Milano è poi finita nel 2021 al Museo delle arti decorative del Louvre di Parigi, entrando a far parte della collezione nazionale. Le opere di Palombo si concentrano sulla cultura pop, la società, le disuguaglianze, l’inclusione e la diversità, l’etica e i diritti umani: famose anche le serie con protagonisti i Simpsons dedicate alla tragedia dell'Olocausto e al razzismo contro i neri negli Stati Uniti.