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A Milano gli stipendi dei manager (uomini) sono 9 volte quelli degli impiegati

A Milano gli stipendi più alti d’Italia, ma a far impennare la media è l’assegno mensile dei più ricchi. Centinaia di migliaia le persone con contratti a termine. E intanto il costo della vita sale.
A cura di Francesca Del Boca
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La metropoli europea, delle opportunità di lavoro, della ricchezza e del benessere. La città in cui le aspirazioni professionali si realizzano. Tutto vero, lo dicono i dati. E per la precisione l'ultimo report dell'Inps: a Milano si guadagna di più rispetto al resto d’Italia (31 euro di media, pari al 33 per cento in più).

Peccato però che il 70 per cento di quella cifra finisca in realtà nelle tasche dei più ricchi. Ovvero di manager e capi che ogni mese portano a casa stipendi da capogiro: un manager guadagna infatti ben 9 volte di più rispetto ai suoi impiegati. E così, ecco la fotografia che quest'analisi scatta del capoluogo meneghino, ombelico d'Italia che attrae sempre più capitali e forza lavoro: una ristretta fascia di lavoratori dal ricco portafoglio e, al di sotto, una massa di lavoratori poveri. La forbice sociale è servita.

Il lavoratore ricco medio è dirigente, uomo, e guadagna circa 570 euro al giorno

L'identikit delle due estremità di questa forbice? Da un parte c'è lui: uomo, dirigente, circa 570 euro di stipendio giornaliero. Dall'altra c'è lei: donna, commessa, 55 euro di salario al giorno. Una questione non solo economica, ma anche (drammaticamente) di genere e di carico familiare ancora mal distribuito.

Senza dimenticare le 46.605 persone che hanno contratti intermittenti, e le altre 303.253 sotto contratto a termine. Escludendo la marea sommersa di lavoratori autonomi in condizioni precarie e le situazioni non contrattualizzate.

Il costo della vita a Milano

Un problema, quello delle retribuzioni di gran parte dei lavoratori milanesi, che diventa ancora più rilevante se si rapporta al costo della vita nel capoluogo lombardo.

Un ultimo studio, ad esempio, ha rivelato che per comprare casa a Milano sono necessari almeno 13 anni di lavoro di un impiegato medio: 170 stipendi. E il dato milanese è quasi il doppio della media nazionale delle grandi città, che si attesta a 6,9 anni. In questa speciale classifica, Milano è seguita da Roma e Firenze, che si fermano a 9,1 anni di stipendio: ben 4 in meno.

Ma non solo il tetto sopra la testa. Anche un altro bene essenziale come il cibo a Milano costa di più che nel resto d'Italia. Qui riempire il carrello del supermercato infatti costa in media 116 euro; a Napoli è addirittura il 54 per cento in meno.

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