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A Milano gli attivisti del clima bloccano il traffico, scontri con le forze dell’ordine

Questa mattina le arterie del traffico cittadino intorno al MiCo, dove si sta svolgendo la PreCop26, sono paralizzate dagli attivisti del clima che hanno protestato bloccando le strade. I manifestanti hanno denunciato sui social anche alcuni momenti di tensione con le forze dell’ordine. Uno dei blocchi stradali più significativo è stato fatto all’altezza di Amendola.
A cura di Simona Buscaglia
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I momenti di tensione condivisi sui social dagli attivisti (Fonte foto Instagram Climate Justice Platform)
I momenti di tensione condivisi sui social dagli attivisti (Fonte foto Instagram Climate Justice Platform)

Questa mattina a Milano gli attivisti di Climate Justice Platform, insieme a quelli di diversi centri sociali, hanno bloccato diverse strade cittadine paralizzando il traffico cittadino intorno al MiCo, luogo dove si sta svolgendo la PreCop26 sul clima. Non sono mancate le tensioni con le forze dell'ordine: tre gli attivisti che sono stati fermati e identificati dalla polizia. Sulla loro pagina Facebook gli attivisti dichiarano: "Sono ancora in corso i blocchi stradali che stanno rallentamento e di fatto fermando l'arrivo dei potenti al MiCo, dove oggi iniziano i tavoli blindati della PreCOP26. Le forze dell'ordine fin da subito si sono dimostrate aggressive, circondando e caricando gli/le attivistə che pacificamente si opponevano all'arrivo di chi devasta diritti e pianeta nel nome del profitto".

Blocco stradale in Amendola

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Alcuni attivisti del "Lume – Laboratorio universitario metropolitano" hanno bloccato il traffico all'altezza di Amendola. Sui social spiegano le motivazioni che hanno portato alla loro azione di protesta parlando del cambiamento climatico come "una realtà oggettiva che investe le nostre vite anche quando non ce ne accorgiamo" e criticando i leader dei diversi Paesi "rinchiusi nei palazzi blindati della Precop" per la lentezza e la poca incisività dei loro discorsi su conversione energetica e clima.

Le motivazioni delle proteste

Gli attivisti di Extiction Rebellion commentano in un comunicato le azioni di disobbedienza civile di questa mattina nei dintorni del MiCo, fatte "per sottolineare il fallimento del meccanismo delle COP e l'inadeguatezza e insufficienza delle misure di contenimento delle emissioni adottate fino ad ora". Secondo gli attivisti: "Stiamo assistendo al fallimento della classe politica mondiale che viene mascherato da una narrazione rassicurante e che congressi internazionali come quello che si svolge in questi giorni a Milano confermano" invece per affrontare la crisi climatica in atto "è necessario che la consapevolezza della sua gravità diventi parte del discorso pubblico e che tutta la cittadinanza sia coinvolta nella ricerca e proposta di soluzioni".

Greta Thunberg: Venite allo sciopero domani

"Venite allo sciopero di domani". Queste le uniche parole pronunciate dall'attivista per il clima che oggi avrebbe dovuto incontrare la stampa. L'appuntamento a cui fa riferimento è quello del corteo di Fridays for future, che partirà da piazza Cairoli domani alle 9.30, dove la giovane svedese chiuderà la manifestazione alle 12 in piazzale Damiano Chiesa. Oggi Greta Thunberg, insieme a Vanessa Nakate e Martina Comparelli hanno incontrato il premier Mario Draghi che ha definito le proposte delle giovani attiviste "ragionevoli", promettendo un impegno da parte dell'Italia in sede internazionale per arrivare a delle "scelte audaci" nella lotta al climate change. Alcuni giovani manifestanti hanno interrotto per alcuni secondi il discorso del presidente del Consiglio al Mico al grido di "Il popolo unito non sarà mai sconfitto".

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