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A Milano già 60 famiglie sono pronte ad accogliere profughi ucraini: come funziona l’accoglienza

A Milano già 60 famiglie tramite la Comunità di Sant’Egidio si sono messe a disposizione per accogliere in casa mamme e bambini che scappano dalla guerra in Ucraina.
A cura di Giorgia Venturini
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Donare medicine e altri beni di prima necessità. Mettere a disposizione una stanza per accogliere i profughi scappati dall'Ucraina. Ma anche fare una donazione alle realtà in difficoltà a Kiev, che ormai da troppi giorni fanno i conti con le bombe russe. Milano si è attivata subito e non si è fatta trovare impreparata fin dal primo giorno di bombardamenti: ha messo in moto la macchina della solidarietà in poche ore. A Fanpage.it spiega come si accogliere e si dona Stefano Pasta, uno dei responsabili della Comunità di Sant'Egidio a Milano.

Fin da subito Milano ha risposto presente alla solidarietà. Come funziona? 

A Milano in molti si sono attivati per offrire il loro aiuto, primo tra tutti il Comune e il Consolato ucraino. Tante anche le associazioni e le singole persone che si stanno attivando. Noi ora stiamo raccogliendo più medicine possibili presso la nostra sede perché siamo in contatto con gli altri volontari della Comunità di Sant'Egidio in Polonia e Ucraina. C'è stata segnalata una forte richiesta di medicine e per questo ci stiamo attivando.

Come vengono accolti i profughi ucraini a Milano?

Sempre più persone qui stanno mettendo a disposizione stanze per accogliere chi scappa dalla guerra. Ora sono già 60 le famiglie che si sono rese disponibili. Sono quattro le famiglie ucraine invece già accolte. Noi come Comunità di Sant'Egidio facciamo un po' da intermediari, aiutando i profughi anche con la parte burocratica e i documenti.

Come funziona l'accoglienza? Come si mettono in contatto con voi?

La maggior parte di chi sta arrivando in Italia è in contatto con qualcuno da giorni. Gli ucraini già a Milano accolgono i loro parenti, oppure per altri profughi riescono a fare da rete con altre realtà sul territorio. Una volta in Italia si mettono in contatto anche con varie associazioni. Sono però di più le richieste di aiuto fatte tramite contatti personali che tramite associazioni.

Chi arriva a Milano?

Dal momento che per gli uomini è difficile uscire dall'Ucraina, ora stanno arrivando principalmente mamme con bambini. E alcuni anziani. L'altro ieri è arrivata una nonna con due nipoti, bambini piccoli: la madre dei bimbi stava già cui. Si sono ricongiunti.

Come state aiutando invece sul posto i cittadini in guerra?

Sia in Ucraina che in Polonia ci sono altri volontari della Comunità di Sant'Egidio. Un appello lanciato sui social per cercare case e stanze a Varsavia e in altre città, per accogliere così gli ucraini in fuga dalla guerra, ha ricevuto in poche ore decine di offerte. Inoltre Sant'Egidio da anni sostiene a distanza una rete di case famiglia a Kiev, che oggi sono in pericolo. Ecco quindi anche noi dall'Italia possiamo sostenerle economicamente.

(Per chi volesse aiutare economicamente il popolo ucraino tramite la Comunità di Sant'Egidio può fare una donazione all'IBAN: IT 67 D 07601 03200 000000807040. Intestato a Comunità di S. Egidio ACAP Onlus. Con la causale "Aiuti all'Ucraina")

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