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A Milano è di nuovo possibile la trascrizione dei figli nati all’estero con due papà

A Milano è di nuovo possibile la trascrizione dei figli nati all’estero con due papà ma solo con l’indicazione del genitore biologico.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

A Milano si potrà procedere di nuovo con la trascrizione dei figli nati all’estero con due papà. Dopo lo stop di due mesi fa imposto dalle disposizioni governative, c'è la svolta sul certificato all'anagrafe. Il ritorno alle trascrizioni però ha un limite: questo è possibile solo con l’indicazione del genitore biologico. Lo ha precisato il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un video messaggio sui social insieme all’assessora all’anagrafe Gaia Romani.

Sala nel video dà così la notizia: "Il Comune Milano potrà finalmente riprendere la trascrizione degli atti di nascita di minori nati all’estero con due papà, anche se con la sola indicazione del genitore biologico". Per il primo cittadino questo via libera è "un passo avanti rispetto a mesi fa, questo è l’effetto di un quesito che avevamo posto al ministero dell’Interno a seguito dello stop di inizio anno dei riconoscimento e trascrizione dell'atto di nascita di bambini e bambine di coppie omogenitoriali".

Come cambierà ora per le coppie omogenitoriali

L'assessora ha spiegato che non erano poche le difficolta a cui erano andate incontro le coppie omogenitoriali senza la possibilità della trascrizione all'anagrafe dei loro bambini: dall’impossibilità di avere residente e la carta di identità, agli ostacoli connessi alle graduatorie degli asili perché non risultavano residenti a Milano. "Si tratta di una evidente e insostenibile discriminazione nei confronti dei piccoli", precisa la Romani.

Così da Palazzo Marino era partita la richiesta al Viminale di riattivare la trascrizione. E ora finalmente è arrivata la risposta favorevole. In concreto questo vuol dire che "nei prossimi giorni riattiveremo – spiega l'assessora Romani – la procedura per le famiglie di papà che necessitassero la trascrizione dell’atto di nascita del proprio bambino o della propria bambina. E Poi ricontatteremo quelle coppie rientrate a Milano a gennaio o febbraio/marzo che no si erano potute veder riconoscere neanche questo piccolo passo e che da allora sono nel limbo di mille difficoltà e preoccupazioni". E questo vuole dire che le coppie omogenitoriali potranno fare "un passaggio in meno in Tribunale", fa eco il sindaco Sala.

Come potrà intervenire il Comune di Milano

Il sindaco Sala poi conclude: questa risposta "è una buona notizia sebbene restino tutti i problemi denunciati in questi mese, primo fra tutti il fatto che nessun diritto e nessun dovere esistano per il nostro ordinamento in capo al secondo genitore, come accade purtroppo alle coppie di madri di bambini che nascono in Italia. Da oggi però è stato deciso che il Comune di Milano può valutare, ai fini della trascrizione dell’atto di nascita, anche i cosiddetti ‘atti ulteriori’ che provano chi sia il padre biologico e il percorso che la famiglia ha intrapreso".

Un vero cambiamento secondo il sindaco perché "non era mai successo che il ministero acconsentisse a lasciar che fossimo noi e non il Tribunale a poter valutare atti ulteriori in aggiunta al solo atto di nascita".

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