A Milano domani sciopero dei nidi e delle materne comunali: possibili interruzioni dei servizi
È stato annunciato per la giornata di domani, giovedì 11 novembre, dalle Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl, Uil, Csa e dalla Rsu uno sciopero di tutto il personale dell'Area Servizi all'Infanzia, quindi asili nido e scuole materne comunali milanesi. I servizi quindi potrebbero subire delle interruzioni. Davanti a Palazzo Marino, sede dell'amministrazione comunale, si terrà anche un presidio di protesta, oltre a iniziative che prevedono assemblee del personale in tutti i municipi.
I sindacati: Vogliamo modelli educativi di qualità, chiediamo di essere ricevuti dal Comune
Sarà una giornata di sciopero che vedrà coinvolte tutte le categorie di lavoratori, dagli amministrativi al personale educativo. "Questo è un segmento fondamentale per la città – ha dichiarato in un messaggio la funzionaria responsabile del comparto di FP Cgil Milano, Patrizia Frisoli – perché consente ai cittadini di andare a lavoro e di lasciare i propri figli in ambienti educativi e sicuri. Vogliamo rivendicarlo: negli ultimi mesi, costretti anche dalla pandemia, abbiamo perso in qualità e noi vorremmo invece avere servizi di qualità pensati per i bambini, che non siano un mero parcheggio. Chiediamo maggiore compresenza durante le giornate, degli strumenti per il personale amministrativo per svolgere mansioni che corrispondano anche alle esigenze dei genitori, che si ripensi a un modello organizzativo per avere un carico di lavoro che consenta loro di svolgere anche la funzione pedagogica. Vogliamo tornare a servizi educativi di qualità, chiediamo di essere ricevuti e a tutti i lavoratori di partecipare convintamente". Nel comunicato unitario i sindacati rivendicano la qualità del servizio del servizio per i bimbi dagli zero ai sei anni del Comune di Milano: "Rivendichiamo personale quantitativamente adeguato al fine di garantire giornate educative di qualità e in sicurezza, con una compresenza prevista dalle normative vigenti e dalla Carta dei Servizi, ad oggi compromessa per carenza di personale per le normative Covid, in virtù di un post scuola promesso all'utenza senza la garanzia e la certezza delle risorse umane necessarie a tale offerta"