video suggerito
video suggerito

A Milano arriva il “cesareo dolce”: la madre potrà avere accanto il partner durante il parto programmato

Il Policlinico di Milano attiva il “cesareo dolce”, ovvero la pratica che permette alla madre di avere al proprio fianco il partner durante il parto: “Per un’esperienza più inclusiva e accessibile”.
A cura di Matilde Peretto
74 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Il Policlinico di Milano ha attivato il percorso per il "cesareo dolce", ovvero la pratica che permette di avere accanto il proprio partner durante l'intervento chirurgico del cesareo programmato. In questo modo, si legge sulla pagina ufficiale del Policlinico, il momento della nascita può diventare "sempre più inclusivo e accessibile".

In cosa consiste il "cesareo dolce"

Nei parti "tradizionali" o naturali la presenza del padre o del partner (se d'accordo) è data per scontata. Nel parto cesareo, invece, no. È una procedura chirurgica a tutti gli effetti e non tutti possono accedere alla sala operatoria. Per la madre, però, può essere un'esperienza "impegnativa sia dal punto di vista fisico, sia psicologico ed emotivo", si legge sul sito del Policlinico. Per questo, i medici hanno dato l'opportunità ai padri di essere ammessi in sala parto anche con il taglio cesareo (ma solo quello programmato).

"Questo percorso di ‘cesareo dolce' è dedicato a tutti gli interventi di taglio cesareo programmato, e quindi non comprende eventuali situazioni di urgenza o emergenza. Ogni nascita è un momento fondamentale per la famiglia, che deve essere vissuto nel modo migliore", viene spiegato da Irene Cetin, direttrice dell'Ostetricia al Policlinico di Milano. L'obiettivo è quello di far vivere alla famiglia un momento indimenticabile.

Come viene preparato il partner

Ovviamente, il partner è libero di partecipare o meno all'intervento. Se sceglie di essere presente sarà informato di come avverrà il taglio cesareo programmato durante il corso pre-parto. In sala operatoria dovrà indossare il camice, i calzari e la cuffia da sala operatoria per preservare la sterilità dell'ambiente e potrà restare accanto alla mamma fino alla nascita del bambino.

"Consentire la presenza del partner anche nei cesarei programmati", precisa Matteo Stocco, direttore generale del Policlinico di Milano, "conferma la nostra volontà di migliorare sempre più il percorso dedicato alla gravidanza e alla nascita, in ottica pienamente inclusiva. Vogliamo che la donna partorisca consapevolmente, in un ambiente in cui le sue richieste vengono ascoltate. E la nostra recente iniziativa dedicata all'inclusione delle mamme sorde o straniere va esattamente nella stessa direzione: quella di portare più scelta e consapevolezza nel percorso, e dare alle nostre pazienti il pieno controllo su ogni fase della loro gravidanza".

74 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views