A marzo Attilio Fontana deciderà se ricandidarsi alle prossime elezioni regionali in Lombardia
C'è da attendere ancora almeno un mese, forse anche due, per sapere se Attilio Fontana si candiderà per un secondo mandato come presidente di Regione Lombardia. Lo ha detto il diretto interessato in un'intervista al quotidiano "La Prealpina": "Avevo detto che la decisione verrà presa a marzo e confermo. Ne riparliamo a marzo". Il governatore leghista ha poi confermato il proprio "pieno appoggio a Salvini" dopo la discussione e le polemiche che si sono aperte nel partito e in tutto il centrodestra a seguito di ciò che è successo per l'elezione del Presidente della Repubblica. "Chi critica Salvini a proposito della rielezione (di Sergio Mattarella, ndr) forse non ha compreso che non si poteva fare altrimenti vista la situazione che si era creata per colpa non certo della Lega".
Il centrosinistra alla ricerca del candidato
Dopo i mesi difficili della pandemia e le tante bufere anche giudiziarie che hanno investito (per buona parte Fontana, potrebbe dunque essere nuovamente lui il candidato "da battere" per il centrosinistra. Una coalizione, quest'ultima, di cui non si sa ancora se faranno parte anche i Cinque stelle, specie dopo lo strappo che si è consumato tra Pd e M5s in occasione dell'elezione dei delegati regionali per l'elezione del Capo dello Stato. L'appuntamento con le Regionali lombarde è previsto nel 2023, assieme alle Politiche: una scadenza che inizia a farsi sempre più vicina, tanto che anche a sinistra ci si inizia a interrogare su chi poter candidare per strappare Palazzo Lombardia al centrodestra dopo quasi un trentennio. I rumors hanno messo in campo finora nomi "tecnici" come Carlo Cottarelli e figure più politiche come l'attuale sindaco di Brescia, Emilio Del Bono. Chiunque sarà il candidato, da più parti sono arrivati appelli per sceglierlo in largo anticipo: dieci mesi prima delle elezioni, aveva detto il sindaco di Milano Beppe Sala. E sulla stessa linea è anche l'eurodeputato del Pd Pierfrancesco Majorino, che pochi giorni fa ha scritto su Facebook: "Entro pochi mesi dobbiamo aver individuato la persona candidata alla presidenza della Lombardia e un nucleo di idee chiarissime per una proposta di cambiamento radicale".
Nel centrodestra la scelta del candidato sembra più facile: Fontana o Moratti
Nel centrodestra lombardo, nonostante le attuali fibrillazioni dopo la rielezione di Mattarella, a meno di scossoni sembra più in discesa la strada per individuare il candidato alla Presidenza. Se non sarà lo stesso Fontana, che potrebbe risentire dell'eventuale processo per il caso camici atteso proprio a marzo (il 18 è fissata l'udienza preliminare), secondo molti potrebbe essere quasi "fisiologico" proporre alla presidenza della Regione la sua attuale vice, Letizia Moratti. Un nome che figurava anche nella terna dei candidati del centrodestra alla Presidenza della Repubblica (assieme a quelli di Carlo Nordio e della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati), e che si presume sia quindi ritenuto idoneo dalla coalizione anche per governare la Lombardia per i prossimi anni. In politica, però, tutto può succedere. E chissà che gli scenari nazionali non possano influenzare anche le dinamiche interne al Pirellone e a Palazzo Lombardia.