A Luigi Berlusconi la villa da 10 milioni di euro in centro a Milano: il padre usciva da lì per andare a votare
Continua la spartizione tra i cinque figli di Silvio Berlusconi, alle prese con la divisione dell'immenso patrimonio immobiliare ereditato dal padre. E se i giochi già sono fatti per Barbara e Marina (che si sono rispettivamente aggiudicate la storica villa di Macherio, immersa in 270 ettari di parco secolare, e villa Campari sul lago Maggiore, magione da 30 stanze e porticciolo privato), e Piersilvio ha già messo gli occhi su villa Grande a Roma, resta ancora da stabilire come si muoveranno i due fratelli più schivi, Eleonora e Luigi.
Per quest'ultimo, terzo figlio del Cavaliere e di Veronica Lario, si è già aperta però una possibilità. Il 36enne, sposato con la fidanzata di sempre Federica Fumagalli e padre di Emanuele Silvio e Tommaso Fabio, si sarebbe occupato in prima persona dei lavori di ristrutturazione della dimora cittadina di via Rovani in centro a Milano, incrocio con via Vincenzo Monti nel cuore del quartiere Magenta-Triennale.
Non un caso. È stato proprio lui, di recente, a rilevarne completamente la proprietà, lasciando di conseguenza le sterminate magioni in campagna o al mare in mano agli altri fratelli (ad esclusione di Arcore, dove è sepolto il fondatore di Forza Italia, e Villa Certosa in Sardegna, tra le proprietà più costose al mondo) e "accontentandosi" così della storica abitazione milanese di Silvio Berlusconi, dove la sua avventura imprenditoriale e politica ha avuto inizio.
Quanto vale Villa Borlatti a Milano, dove abita Luigi Berlusconi
L'immobile sarebbe infatti stato venduto nell'ottobre 2019 da Fininvest per un corrispettivo di 10 milioni di euro (meno del doppio del valore sul mercato, ovvero circa 24 milioni di euro) versati da Luigi Berlusconi in persona. Oltre all'ex Villa Borletti di via Rovani, il rampollo di casa Berlusconi possiede anche un appartamento da 450 metri quadri a due passi dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, acquistato alla fine del 2022.
La villa, perla dell'antica borghesia di Milano, conta 1.600 metri quadri. Venne costruita tra il 1894 e il 1895 e poi rilevata da Senatore Borletti, fondatore della Rinascente, primo grande magazzino di lusso coniato da Gabriele D’Annunzio (che si era fatto finanziare l’impresa di Fiume proprio da loro), presidente dell'Inter dal 1926 al 1929, nonché della nuova Arnoldo Mondadori Editore e della linea di grandi magazzini Upim.
Il tempio del berlusconismo a Milano
Silvio Berlusconi la acquista negli anni Settanta, approfittando delle divisioni tra gli eredi dei Borletti, quando è solo il "palazzinaro" costruttore della città satellite Milano Due a Segrate, estrema periferia della città: in questa dimora storica sono nati i primi uffici della Finivest, poi la casa personale della famiglia Berlusconi e quella dove sono cresciuti i tre figli di Veronica Lario (tra cui Luigi) prima di trasferirsi nella residenza brianzola di Macherio, in campagna.
È il tempio del berlusconismo, nella bella via rinascimentale di Milano. "In via Rovani c’era molta moquette. Si entrava negli anni Ottanta camminando su ettari di moquette. Nella sede della Fininvest era ovunque", il ricordo del giornalista Michele Serra. "Il nuovo aziendalismo prometteva agli italiani di camminare sul morbido”. Il luogo dove Silvio Berlusconi è stato immortalato spesso durante le elezioni politiche, mentre si recava a votare nel vicino seggio di via Fratelli Ruffini.