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Covid: a Lodi c’è l’incidenza più alta d’Italia

L’epidemiologo dell’Università Statale Carlo La Vecchia: “Non stupisce, è un’area satellite di Milano”. In Lombardia poi anche il “caso” Bergamo: i dati sono più bassi rispetto al resto del territorio regionale.
A cura di Simona Buscaglia
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Foto di repertorio
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A Lodi c'è l'incidenza più alta d'Italia. Guardando i dati dei contagi, elaborati anche dal Sole24Ore, al 2 gennaio nella provincia di Lodi l'incidenza di contagi per 100mila abitanti era di 2.419, più alta di quella di Milano, che segna 2.322, e di Monza 2.351. Il dato però non sorprende troppo l'epidemiologo e professore dell'Università Statale di Milano, Carlo La Vecchia, che in un'intervista a Fanpage.it ha dichiarato: "In tutta l'area est della Lombardia i contagi sono alti, non c'è una spiegazione precisa per l'oggi, potrebbe esserci stato un cluster di casi che si è sviluppato prima lì che altrove e poi la provincia di Lodi è come se fosse l'area urbana di Milano, come per Monza. Bisogna vedere a quanto arriveranno i contagi settimana prossima perché al momento stanno salendo".

Lo strano caso del dato basso di contagi della provincia di Bergamo

Secondo La Vecchia, è più strano "che siano così bassi a Bergamo". Dopo la prima ondata a marzo e aprile del 2020 "tutto l'inverno scorso il dato è stato basso – ha spiegato l'esperto – e ancora adesso è intorno a 1.450 ma rispetto al resto Lombardia  è basso". Il dato si potrebbe spiegare con "una maggiore attenzione e con una certa immunizzazione – ha aggiunto La Vecchia – molti pazienti fragili sono morti due anni fa, e questo spiega anche il dati dei decessi". Per l'epidemiologo della Statale saranno comunque cruciali le prossime settimane per capire la sofferenza degli ospedali: "Ormai il grosso di questa alta incidenza sono casi moderati ma solo tra un paio di settimane sapremo quanti di questi guariranno effettivamente e quanti invece matureranno una malattia seria – ha concluso – Sta salendo l'ospedalizzazione e se continueranno a salire i ricoverati vedremo se gli ospedali andranno o meno in sofferenza".

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