A giugno inizierà il processo per la presunta violenza sessuale sul trapper Jordan Baby, trovato morto in carcere

A giugno si aprirà il processo per la presunta violenza sessuale nei confronti di Jordan Tinti, il 26enne che lavorava come trapper con il nome Jordan Jeffrey Baby che è stato trovato morto il 12 marzo 2024 in una cella del carcere di Torre del Gallo a Pavia. Per questo caso, la Procura aveva chiesto l'archiviazione.
Il legale che difende la famiglia, Federico Edoardo Pisani, si era opposto alla richiesta di archiviazione. Il giudice Luigi Riganti ha deciso di accogliere la tesi dell'avvocato. Il caso, quindi, è stato riaperto con l'imputazione coatta del compagno di cella del 26enne: si tratta di un uomo di cinquant'anni, originario di Alessandria, che è ancora detenuto. A giugno si svolgerà quindi la prima udienza.
Nel frattempo si attendono gli sviluppi dell'inchiesta sulla morte. Il fascicolo aperto è con l'ipotesi di omicidio colposo. Il ragazzo è deceduto un anno fa, precisamente il 12 marzo 2024. Il ragazzo era stato condannato ad aprile 2023 a 4 anni e 4 mesi di reclusione.
A fine novembre aveva ottenuto la misura dell'affidamento terapeutico ed era stato trasferito in una comunità. Poi, a causa del ritrovamento di alcuni oggetti nella sua stanza, era stata sospesa la misura alternativa e trasferito in carcere a Pavia. Lo stesso in cui aveva denunciato di essere stato vittima di fatti orribili – precisamente maltrattamenti e violenze – e dove aveva già tentato il suicidio e gesti autolesionistici.