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A Fraintesa l’ambrogino d’oro alla Memoria, il compagno: “È un riconoscimento anche al mondo dei social”

La blogger Fraintesa ha ricevuto l’ambrogino d’oro alla Memoria. Il compagno di vita Andrea Riscassi commenta in un’intervista a Fanpage.it: “È un riconoscimento anche al mondo dei social”
A cura di Simona Buscaglia
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Francesca Barbieri, conosciuta da tanti con il soprannome di Fraintesa, con cui firmava i suoi resoconti di viaggio intorno al mondo, ha ricevuto l'ambrogino d'oro alla Memoria. La travel blogger, scomparsa a causa di un tumore il 2 aprile scorso, è riuscita quindi ad abbattere un altro muro, quello che divide ancora oggi il mondo "tradizionale" da quello digitale: "Era una blogger, legata ai social media e questi sono invece riconoscimenti più tradizionali – ha commentato in un'intervista a Fanpage.it Andrea Riscassi, il compagno di vita di Francesca, che parteciperà  alla cerimonia del 7 dicembre – è quindi curioso che riceva un premio storico una donna che era completamente digitale la cui vita era improntata ai social media, ai blog e ai siti".

Un riconoscimento anche al mondo digitale

Anche se non è inaspettato, perché da diverso tempo si parlava della sua candidatura, secondo Riscassi questo è un riconoscimento anche a un mondo troppo spesso guardato con diffidenza: "Al di là degli haters e dei leoni da tastiera, volendo si può usare la rete anche in modo positivo e il fatto che il Comune lo riconosca è un segnale anche per tutti gli altri. Non bisogna pensare che chi sta sui social perda tempo e che l'influencer sia per forza uno scroccone: sono nuove figure che lei ha rappresentato e questo è un riconoscimento anche a quel mondo, che spesso viene visto in modo negativo".

Il suo rapporto con Milano

Francesca, originaria di Modena, si era trasferita a Milano per amore: "Era venuta qui da 7-8 anni per ‘colpa' mia e nutriva un po' di amore e odio per la città – ha raccontato il compagno – amando la natura era spesso insofferente all'eccesso di traffico, allo smog e alla gente che suona il clacson però qui ha trovato la sua dimensione, nel quartiere di Chinatown, in zona Isola, dove vivevamo". Un quartiere che la faceva sentire una cittadina del mondo: "È uno dei luoghi che rappresenta meglio il melting pot, dove si sentiva a suo agio. Per il suo settore poi chiaramente Milano era il luogo ideale: anche quando non viaggiava seguiva molti eventi perché tutte le agenzie di viaggi e di comunicazione fanno base qui".

L'eredità di Fraintesa

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Secondo Riscassi, pensare sempre all'importanza del presente senza l'ansia del futuro, è la più grande eredità lasciata da Francesca: "Non costruire castelli in ara, vivere alla giornata e non programmare cose troppo in là nel tempo, senza ansia per il futuro: questo atteggiamento è il suo lascito più importante, che è quello che viene percepito anche da chi mi scrive, ancora oggi, che magari è malato e cerca di godersi ogni giorno". Dopo un libro e un murales, il viaggio di Fraintesa fra poco sarà raccontato anche in un documentario: "Una sua amica videomaker sta creando un progetto video, un documentario su di lei, pensiamo che abbia come scadenza quella del suo compleanno che è il 10 febbraio" ha concluso Riscassi.

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