A Como sequestrate 54 tonnellate di pellet falso: come riconoscere il materiale contraffatto
Sono state sequestrate quasi 54 tonnellate di pellet, proveniente dalla Russia, dalla Guardia di Finanza in provincia di Como: le etichette del materiale, confezionato in sacchi da quindici chilogrammi ciascuno, presentavano dei valori del tutto diversi da quelli effettivi. Stando a quanto spiegato a Fanpage.it dal tenente colonnello Pietro Simone Bottini, comandante del gruppo Como, è stato preso un campione del materiale – che era già pronto per essere venduto al dettaglio – ed è stato analizzato in un laboratorio: "Le analisi hanno dimostrato che il potere calorifero era diverso da quello mostrato sulla confezione e dopodiché hanno proceduto con il sequestro".
Attenzione alle certificazioni indicate sulle confezioni
Oltre al potere calorifero, anche il valore di ceneri era superiore a quello riportato sulle etichette. Per questo motivo, oltre a sequestrare la merce, l'importatore – che sarebbe titolare di una ditta – è stato denunciato con l'accusa di frode in commercio. Per i cittadini però è davvero complesso capire se il pellet acquistato sia conforme o meno: "L'unico modo – spiega il comandante a Fanpage.it – è verificare che sui sacchetti via sia una certificazione. Dopodiché bisognerebbe controllare che queste certificazioni, sperando che nemmeno queste siano contraffatte, esistano".
In Italia registrato negli ultimi anni un aumento di sequestri
Negli ultimi anni è stato registrato un aumento di sequestri di materiale di questo tipo: "Il nostro gruppo ne aveva fatto uno quattro mesi fa: questo di oggi è il secondo che facciamo. Di certo in Italia si registra un incremento di sequestri, da parte della Guardia di Finanza, rispetto al passato".