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A che punto sono le ricerche del detenuto evaso dall’ospedale San Paolo di Milano

Ieri è evaso dall’ospedale San Paolo di Milano il detenuto 32enne, di origini palestinesi, Nazim Mordjane. Un poliziotto, il 28enne Carmine De Rosa, lo ha inseguito ed è finito in coma. Le forze dell’ordine non lo hanno ancora trovato: l’ipotesi è che avesse organizzato il piano per scappare.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, giovedì 21 settembre, Nazim Mordjane è evaso dall'ospedale San Paolo di Milano. Il 32enne di origine palestinese si trovava in una stanza del pronto soccorso ed è scappato da una finestrella basculante. Un agente della polizia penitenziaria, il 28enne Carmine De Rosa, ha cercato di fermarlo. Nel farlo, è caduto e ha sbattuto la testa: è ricoverato in gravissime condizioni.

Nel frattempo le forze dell'ordine, si sono subito messi alla ricerca del 32enne che non è stato ancora trovato. E proprio per questo motivo, sulla base di quanto raccontato a Fanpage.it, inizia a farsi avanti l'ipotesi che l'uomo avesse organizzato la fuga. 

Dove si stanno concentrando le ricerche del detenuto

Subito dopo la fuga del 32enne, le ricerche si sono concentrate nei pressi dell'ospedale San Paolo che si trova nel quartiere Famagosta. L'uomo potrebbe aver raggiunto a piedi la fermata della metro M2, che si trova a pochi passi dalla struttura, e da lì potrebbe essersi spostato in qualsiasi altra parte della città. Per questo motivo, le forze dell'ordine stanno vigilando su qualsiasi punto del capoluogo meneghino.

Potrebbe essersi allontano anche su un'automobile o ancora aver preso un mezzo di trasporto a lunga percorrenza. L'ipotesi però è che qualcuno fuori lo stia aiutando a nascondersi o allontanarsi dalla città.

Come ha fatto Nazim Mordjane a scappare dall'ospedale San Paolo

Mordjane ha raccontato di aver litigato con alcuni detenuti del carcere di San Vittore: avrebbero fatto a pugni. Una rissa che gli avrebbe provocato dolori allo stomaco e su altre parti del corpo. Per questo motivo, è stato necessario il trasferimento nell'ospedale San Paolo.

Una volta lì, intorno alle 5.20 è scappato da una finestrella basculante larga appena quaranta centimetri. Come appreso da Fanpage.it, la finestra non si trova al secondo piano, ma al piano terra. L'agente De Rosa si è subito reso conto dell'evasione ed è corso dietro di lui.

Nel farlo, è caduto a terra e ha sbattuto violentemente la testa. Si è alzato autonomamente ed è entrato al pronto soccorso dove le sue condizioni sono peggiorate. È stato poi trasferito all'ospedale San Carlo per essere operato.

L'ipotesi del finto malore del detenuto 32enne evaso

Sempre sulla base di quanto raccontato a Fanpage.it, è plausibile che il 32enne abbia finto di star male nel carcere di San Vittore proprio con l'intento di essere trasferito in ospedale dove poi è scappato.

Nel frattempo Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato della polizia penitenziaria, che sta seguendo da vicino l'evento ha spigato a Fanpage.it che i poliziotti penitenziari lavorino in condizioni pietose: "Come Carmine, abbiamo almeno quattromila poliziotti giovani che tutti i giorni sono costretti ad affrontare situazioni di estrema difficoltà e che sono abbandonati a loro stessi".

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