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A casa hanno 11 e 5 figli ma consegnano oltre 200 pacchi ai bisognosi: la solidarietà di due cugini

Antonello Crucitti è padre di 11 figli, ma in questo periodo di difficoltà dettata dalla pandemia ha tempo anche di pensare agli altri: in poche settimane con l’aiuto dei suoi figli e della sua associazione “Fede, speranza e carità” è riuscito a distribuire oltre 200 pacchi alimentari in tutta la Lombardia. Tra i volontari c’è anche suo cugino Davide, che a sua volta ha 5 figli.
A cura di Giorgia Venturini
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La famiglia di Antonello Crucitti
La famiglia di Antonello Crucitti

Antonello è papà di 11 figli, Davide invece di figli ne ha 5. Eppure questi due cugini pensano ormai da anni a chi è più in difficoltà: in una settimana hanno distribuito una quarantina di pacchi alimentari alle famiglie bisognose, per un totale di oltre 200 scatole in due mesi. Un vero messaggio di solidarietà in un periodo complicato anche economicamente: "Cerchiamo di aiutare più persone possibili. Non solo le famiglie sono in difficoltà in questi mesi. Basti pensare anche ai singoli genitori separati, agli anziani e ai disabili", tiene a precisare Antonello Crucitti, sposato con un lavoro in ospedale e una casa a Brescia. E proprio Antonello da oltre 25 anni è fondatore e presidente dell'associazione "Fede, speranza e carità" che può contare sul supporto di tanti volontari.

Due figli di Antonello, Annamaria di 19 anni e Daniele di 22 impegnati in una delle consegne
Due figli di Antonello, Annamaria di 19 anni e Daniele di 22 impegnati in una delle consegne

Oltre ai pacchi alimentari anche parole di conforto

Così Davide Pacetta, dipendente di Trenord, appena può si unisce al cugino, insieme anche a tutti i loro figli, cercando di arrivare nelle case di tutti. "Perché non basta solo l'aiuto materiale, è necessario dare un contributo emotivo. Soprattutto in questo periodo", continua Antonello. E poi aggiunge: "Tante persone invece sono chiuse nel loro ‘orticello' non vedendo oltre ai loro problemi, noi invece riusciamo a pensare anche agli altri. Raggiungendo in tutti questi anni 10mila persone". Antonello e la sua associazione nel tempo sono riusciti anche a impedire tre suicidi aiutando questi uomini a uscire dall'incubo. Una solidarietà che oggi si è solo più che rafforzata: "Abbiamo consegnato oltre 200 pacchi alimentare grazie al supporto anche di aziende private che ci conoscono e che hanno creduto nella nostra missione". Anche se il supporto più importante arriva proprio dalla famiglia: "Io e mia moglie abbiamo trasmesso tutti questi valori anche ai nostri figli che non si sono mai tirati indietro. Per motivi di salute durante il picco dell'emergenza non ho potuto fare personalmente le consegne. Così ci hanno pensato i miei figli più grandi". Insomma, quando si dice che l'unione fa la forza.

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