A 53 anni si innamorò di Vanna, che ne aveva 89: “Dopo 10 anni non troverò mai una come lei”
"Ti amo, ti amo, ti amo! Quando gliel'ho confessato al telefono non mi sembrava convinta, così sono andato a casa sua e gliel'ho detto. Era un po' spaventata". Lo racconta a Fanpage.it Danilo Reschigna, drammaturgo milanese che ha vissuto un'intensa storia d'amore con Vanna Botta, pittrice e poetessa di 40 anni più vecchia di lui.
"Ci siamo conosciuti a un gruppo di lettura – racconta Danilo -, lei aveva appena letto una delle sue poesie e io sono andato a complimentarmi. Da lì è partito tutto. Ho subito pensato: caspita, che donna interessante!".
"Non faceva la giovane, era giovane"
"Di solito – commenta Danilo – gli anziani cercano di fare i giovani. Lei no: lei era proprio giovane dentro, pur avendo oltre 90 anni. Era curiosa, sempre attiva, un'artista. Per questo ci siamo trovati bene insieme".
"La nostra storia d'amore – continua il drammaturgo – è durata più di dieci anni. All'inizio il piccolo dramma per me era come dirlo a suo figlio, che ai tempi viveva in Spagna. Fu lei a scrivergli una lettera, confessandogli di essersi innamorata di un uomo molto più giovane. ‘Sei sicura?', la risposta, ‘Sì sì, sono sicura".
Vanna e Danilo vanno a vivere insieme: d'estate nella casa di lui, più grande e ariosa, d'inverno in quella di lei, un piccolo appartamento dell'edilizia popolare. "Lei dipingeva, io scrivevo – ricorda Danilo -, il pomeriggio si usciva a fare una passeggiata, perché Vanna doveva camminare".
Se Vanna inizia ad avvertire i primi problemi di salute legati all'età, per Danilo sono proprio gli anni a fargli fare pace con una condizione che si porta dietro dalla nascita: "Soffro di tetraparesi spastica – spiega -, non in una forma grave, ma tanto da impedirmi di mantenere l'equilibrio da solo. Da giovane ci stavo male, ora ho la consapevolezza dell'artista".
Che cos'è l'amore?
La storia di Vanna e Danilo non sfugge agli occhi attenti del regista Fabio Martina, che nel 2017 la racconta nel film "Che cos'è l'amore?", mediometraggio tenero e irriverente, in cui l'occhio della telecamera entra nelle case milanesi dei due, fatte di mobili in legno scuro, porte con i vetri smerigliati e pavimenti in graniglia.
"Per alcune settimane – dice Danilo – tutti volevano parlare con noi, persino Maurizio Costanzo ci aveva contattati perché andassimo da lui in televisione, ma poi deve essersi dimenticato l'invito, perché non ci ha più richiamati".
Nel frattempo Vanna si ammala e muore, a 99 anni, nel gennaio del 2021.
"Quando ami una persona, la ami tutta"
"La penso – si confida Danilo -, ripercorro tutti i momenti, anche quelli in cui litigavamo. Ultimamente accadeva spesso, perché Vanna i era intestardita. Ma alla fine quando ami una persona la ami tutta".
Vanna però continua a vivere, oltre che nei pensieri, anche nell'arte di Danilo, che oggi, accanto ai suoi impegni teatrali, porta in giro le poesie dell'amata. "Lei – aggiunge – mi ha anche aiutato molto nella stesura del mio ultimo libro, ‘Racconti del virus' (Edizioni Albatros, ndr). Infatti all'inizio c'è una dedica: a Vanna Botta, che è e resterà per sempre nel mio cuore".
"È stata l'amore della mia vita – conclude l'uomo -, non troverò mai più una donna come lei".