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A 4 anni precipita dal terzo piano e si salva: “Ho visto qualcosa cadere, non pensavo fosse un bimbo”

Parla l’uomo che ieri, in provincia di Bergamo, ha visto il bambino di 4 anni precipitare dal terzo piano di un palazzo: “Quando mi sono avvicinato e l’ho visto a terra, gli sono corso incontro”.
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Immagine di repertorio
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Nella giornata di ieri, lunedì 11 marzo, a Carvico, provincia di Bergamo, un bambino di appena 4 anni è sfuggito al controllo della madre ed è precipitato dal balcone, posto al terzo piano di un palazzo. Il bimbo ha quindi fatto un volo di 10 metri prima di atterrare sull'asfalta. Nonostante questo, però, è ancora vivo e, tranne alcune lesioni e fratture agli arti inferiori, tutto sommato sta bene per quello che gli è capitato. "Con la coda dell’occhio ho visto qualcosa cadere in lontananza, ma non avrei mai pensato a un bambino", racconta un testimone.

Bimbo precipita dal terzo piano e si salva

Erano circa le 14,30 di ieri quando il bimbo, che stava giocando sul terrazzo di casa sua sotto il controllo della madre, in un momento di distrazione di questa ha perso l'equilibrio ed è caduto giù dal davanzale. Il piccolo è precipitato dal terzo piano, ma quando è atterrato sull'asfalto era ancora vivo. Immediatamente sono giunti sul posto i soccorsi, che hanno costatato alcune fratture agli arti inferiori e qualche lesione. Trasportato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con l'elisoccorso, il piccolo non è fortunatamente risultato in pericolo di vita.

"Ho visto qualcosa cadere, non pensavo fosse un bimbo"

A tutta la scena ha assistito Tarcisio Perico, un 70enne volontario del servizio d’ordine che supporta la Polizia locale nei pressi delle scuole per l'attraversamento dei bambini. "Sono volontario da quindici anni, ma non mi era mai capitato un pomeriggio del genere", racconta al quotidiano locale BergamoNews. "Con la coda dell’occhio – prosegue – ho visto qualcosa cadere in lontananza, ma non avrei mai pensato a un bambino. Quando mi sono avvicinato e l’ho visto a terra, gli sono corso incontro. Sbracciava, chiedeva aiuto e si toccava la gamba. Piangeva".

Tarcisio, che ha mantenuto il sangue freddo per riuscire a chiamare immediatamente il 118, aggiunge: "Mi sembrava abbastanza lucido e rispondeva ai soccorritori. Gli auguro una pronta guarigione e spero di rivederlo presto".

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