A 20 anni è il campione del mondo di pizza acrobatica: “Non è solo un impasto da mangiare”
La pizzeria è una fra tante nella prima periferia bresciana. Accanto a un discount, una macelleria islamica e un lavasecco. Anche i clienti sono straordinariamente ordinari: una nonna ordina due pizze con würstel e patatine per i nipoti (“No signora, la friggitrice è in manutenzione”), due operai chiedono due margherite “larghe” (“Ma questa è una pizza napoletana, non può essere schiacciata”). Davanti alla vetrina con le caramelle per i bambini e le statuine delle maschere napoletane, i camerieri con le t-shirt bianche fanno lo slalom tra i tavoli. Ma il vero saltimbanco(ne) è lui. Nicola Matarazzo, classe 2001, campione mondiale di pizza acrobatica.
La pima pizza a tre anni
“Sono cresciuto in una famiglia di pizzaioli napoletani – racconta Nicola a Fanpage.it -, mio padre ci ha sempre tenuto a tramandarmi il mestiere e così la mia prima pizza l’ho fatta intorno ai tre anni”. Poco più tardi l’incontro “fatale”: “Avevo 5 anni quando partecipai insieme a papà al campionato mondiale delle pizze. Lì vidi per la prima volta i pizzaioli acrobati, che facevano numeri da danzatori e giocolieri e decisi che sarei diventato come loro”.
Campione mondiale di pizza acrobatica
Promessa mantenuta. “Non so quanti dischi di silicone mi sono fatto compare da papà e ho rotto – dice Nicola, spiegando come per le esercitazioni vengano utilizzate finte pizze in modo da evitare gli sprechi -, ma alla fine sono arrivato dove volevo”. La prima gara a 14 anni – “Ero emozionatissimo e inaspettatamente vinsi” – è la prima di una lunga serie di successi: Matarazzo è sette volte campione italiano di pizza acrobatica e altre cinque volte si classifica al secondo o al terzo posto, poi la vittoria più grande: “Nel 2022 sono diventato campione mondiale, è stata una soddisfazione immensa, anche per tutti i sacrifici che ha comportato: lavoro e mi alleno da anni tutti i giorni”.
“Una pizza è qualcosa di più…”
Oltre alle acrobazie, Nicola fa anche le pizze. E ci mette tutto sé stesso: “Una pizza non è un semplice impasto o una semplice cosa da mangiare, è amore, passione e tanto altro. La più difficile da fare è apparentemente la più semplice, cioè la focaccia, che rischia di bruciarsi facilmente nel forno napoletano con temperature molto alte. La più richiesta nella mia pizzeria è la Tiktoker, che ho creato appositamente per il mio pubblico di TikTok (piattaforma sulla quale Nicola ha quasi 400mila followers, ndr): base di fior di latte di Agerola e, dopo la cottura, mortadella, granella di pistacchio, scaglie di limone igp e burratina pugliese dop. Quando le pizze arrivano ai tavoli osservo sempre le facce dei clienti, mi basta cogliere il primo sguardo, quando la vedono e quando la addentano”.
Il sogno in piccolo di un grande
Dopo essere diventato campione mondiale di pizza acrobatica, Nicola continua ad avere tanti obiettivi. Il primo che gli viene in mente è aprire una pizzeria un po’ più grande di quella attuale: “Ma al massimo con 70-80 posti – precisa -, perché altrimenti si rischia di perdere attenzione per i clienti e quindi qualità”. Nel frattempo il padre Mario, anche lui insignito nel tempo di diversi e prestigiosi premi, il suo sogno l’ha realizzato: “Dopo anni lontano da casa, è tornato al sud e ha aperto una pizzeria a Caserta”.