video suggerito
video suggerito
Femminicidio Maria Campai

Maria Campai uccisa a Viadana da un 17enne, il ragazzo è accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere

Si sono chiuse le indagini sulla morte di Maria Campai, uccisa a Viadana (Mantova) a settembre dell’anno scorso. Il 17enne arrestato dai carabinieri è accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.
A cura di Enrico Spaccini
49 CONDIVISIONI
Maria Campai (foto da Facebook)
Maria Campai (foto da Facebook)
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La Procura per i Minorenni di Brescia ha chiuso le indagini sull'omicidio di Maria Campai, trovata senza vita nel giardino di una casa disabitata a Viadana (in provincia di Mantova) il 26 settembre dell'anno scorso. Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla sostituta procuratrice Carlotta Bernardini, a uccidere la 42enne sarebbe stato il ragazzo di 17 anni con il quale la donna aveva fissato un appuntamento online nel garage della sua abitazione. Il giovane l'avrebbe strangolata e colpita con calci e pugni, per poi nascondere il cadavere poco lontano. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

L'omicidio di Maria Campai

Campai viveva a Parma ed era stata accompagnata a Viadana dalla sorella e dal suo compagno, con i quali condivideva un appartamento. La 42enne, di nazionalità romena, aveva detto che doveva andare a un "colloquio di lavoro" con un giovane uomo il 18 settembre. In realtà, doveva incontrarsi con il 17enne, che lei credeva fosse più grande, che aveva conosciuto online. Due giorni dopo, il 20 settembre, non avendo più sue notizie, la sorella di Campai ha denunciato la sua scomparsa.

La 42enne è stata, poi, ritrovata senza vita il 26 settembre nel giardino di una villetta abbandonata di Viadana e, poco dopo, i carabinieri del Comando provinciale di Mantova hanno arrestato il 17enne. Stando a quanto emerso durante l'autopsia, il ragazzo avrebbe strangolato Campai con una mossa di wrestling e l'avrebbe colpita con calci e pugni fino a fratturarle cranio, sterno e costole. Non è stato possibile stabilire se ci sia stato un rapporto sessuale, in quando il corpo era stato trovato in avanzato stato di decomposizione. Le perizie eseguite sui dispositivi del 17enne non avrebbero evidenziato altri tentativi di violenza verso altre donne.

Il movente dell'omicidio e le accuse

Il 17enne ha confessato l'omicidio, dicendo che quella non sarebbe stata "la prima volta" che pagava per un rapporto sessuale. Giorni prima dell'incontro con Campai, il ragazzo avrebbe cercato su internet modi di praticare sesso estremo e tecniche di uccisione a mani nude. Agli investigatori ha spiegato di aver aggredito la 42enne perché, invece dei 200 euro pattuiti, gli avrebbe chiesto 350 euro. Una versione che non ha mai convinto gli investigatori, i quali ipotizzano che la donna si sarebbe rifiutata di mettere in atto certe pratiche richieste dal 17enne, il quale l'avrebbe poi aggredita.

Come riportato da La Gazzetta di Mantova, questa settimana verrà fissata la data dell'udienza preliminare nella quale la procuratrice Bernardini chiederà il rinvio a giudizio per il 17enne. Il ragazzo, ora detenuto nel carcere Beccaria di Milano e assistito dagli Paolo Antonini e Valeria Bini, dovrà rispondere di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

49 CONDIVISIONI
17 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views