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Drone russo sorvola l’istituto di ricerca europeo sul Lago Maggiore: la Procura di Milano apre un’indagine

Nel corso dell’ultimo mese un drone di sospetta origine russa avrebbe sorvolato per cinque volte la sede dell’Ispra sul Lago Maggiore (Varese). Sul caso indagherebbe il pool antiterrorismo della Procura di Milano, che domani dovrebbe aprire formalmente un fascicolo.
A cura di Alice De Luca
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Immagine di repertorio
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Nel corso dell'ultimo mese un drone di sospetta origine russa avrebbe volato per cinque volte su Ispra, in provincia di Varese, dove si trova la sede italiana di un centro di ricerca dell'Unione Europea. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Corriere della Sera e confermata, secondo Ansa, da alcune fonti informate. La stessa agenzia ha riferito che la Procura di Milano indaga su questo caso, con un fascicolo che dovrebbe essere aperto formalmente domani.

Il drone, in particolare, sarebbe passato sopra agli edifici in cui si trova la sede italiana del Joint research centre (Jrc) della Commissione europea, il centro che coordina le attività di ricerca dell'Unione e che ha avviato un progetto di ricerca relativo agli aspetti della sicurezza dei droni. Poco distante dall'Ispra si trovano anche gli stabilimenti di Leonardo, azienda aeronautica attiva anche nel settore militare, che in provincia di Varese (a Sesto Calende e a Vergiate) ha importanti stabilimenti per la produzione di elicotteri.

Secondo quanto confermato dall'agenzia di stampa Ansa attraverso fonti giudiziarie, il pool antiterrorismo della Procura di Milano, diretta dal pm Marcello Viola e competente per i reati di terrorismo nel distretto della Corte d'Appello che comprende anche Varese, indagherebbe sulle attività del drone. Il fascicolo d'indagine dovrebbe essere formalmente aperto domani. La segnalazione sarebbe arrivata dallo stesso Joint research centre, che avrebbe usato un proprio sistema sperimentale per il rilevamento dei velivoli sconosciuti.

L'agenzia Agi specifica che dopo la segnalazione arrivata in procura lo scorso venerdì pomeriggio, è stato aperto un fascicolo a modello 45 (per gli atti non costituenti notizie di reato), ma domani si potrebbe procedere a iscriverlo con un'ipotesi di reato dopo una riunione in procura tra i pm e investigatori.

Interpellati da Ansa, sia i carabinieri del Comando provinciale di Varese sia i referenti di Leonardo hanno mantenuto il massimo riserbo sul caso.

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