Blitz di Ultima Generazione a Milano, frutta e verdura marcia sul pavimento della Galleria: “Ci rimangono gli scarti”

Continuano i blitz di Ultima Generazione a Milano. A essere presa di mira è, ancora una volta, la Galleria Vittorio Emanuele II, "simbolo del lusso della città". Questa volta gli attivisti hanno deciso di cospargere di scarti di frutta e verdura il pavimento della Galleria per protestare contro il carovita e il costo eccessivo del cibo.
Dopo le scorso proteste del 19, 23 e 26 marzo presso il ristorante di Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II, in occasione della quale alcuni attivisti del movimento ambientalista, dopo aver effettuato una consumazione all’interno del locale, avevano esposto uno striscione con la scritta “Il giusto prezzo” occupando la sala del ristorante con resistenza passiva, oggi, sabato 29 marzo, ne è stata organizzata un'altra intorno alle ore 12:30 per protestare contro l'eccessiva onerosità del prezzo del cibo.
"Siamo qui per invitarvi a ribellarvi. Quanti di noi non arrivano a fine mese? Quanto costa il cibo al supermercato? È sempre più difficile fare la spesa. La metà degli italiani non arriva a fine mese, fa fatica a fare la spesa. Intanto abbiamo una classe politica sempre più ricca e questo è quello che lasciano", ha gridato a gran voce Aldo, uno degli attivisti di Ultima Generazione agitando alcuni scarti di verdure tra le mani. "Questo è quello che rimane per noi".

"Allo stesso tempo chi produce cibo è molto in difficoltà perché i raccolti falliscono e i costi aumentano", ha concluso l'attivista. "È una situazione in cui si fa fatica a vivere pur lavorando. Chiediamo che ci sia protezione per chi produce cibo e ci sia un giusto prezzo per chi lo compra".
L'obiettivo della protesta era, infatti, quello di rendere visibile ciò che spesso viene nascosto: la crescente povertà in Italia, aggravata dall’inflazione climatica. Durante le dichiarazioni, sono partiti degli applausi da parte di alcune persone presenti sul luogo. Poco dopo, però, sono arrivate le forze dell’ordine che hanno denunciato i partecipanti all’azione, incluso un ragazzo che stava distribuendo volantini.