Nuovo blitz di Ultima Generazione al ristorante di Cracco in Galleria: versato pomodoro nella veranda

Quattro attivisti di Ultima Generazione sono entrati nella mattinata di oggi, domenica 23 marzo, all'interno del Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano e hanno versato il contenuto di tre bottiglie di passata di pomodoro in veranda. Si tratta della seconda azione messa in atto in pochi giorni da parte degli ambientalisti, che gridano "contro l’assurdità di un paese dove una cena di lusso costa quanto la spesa mensile di una famiglia".

"Abbiamo portato un simbolo dello sfruttamento agricolo: la passata di pomodoro", ha dichiarato durante il blitz Giacomo, consulente legale 34enne: "Agricoltori e braccianti lavorano per briciole, schiacciati da prezzi che non coprono i costi, mentre la crisi climatica inaridisce il suolo". Gli attivisti hanno contestato il governo di Giorgia Meloni e l'operato del ministero dell'Agricoltura, presieduto da Francesco Lollobrigida: "Esaltano il Made in Italy", ha spiegato Giacomo, "ma abbandonano chi lo produce. Lo stesso meccanismo che permette a un ristorante come Cracco di far pagare una cena quanto una spesa mensile: mentre i clienti gustano piatti da centinaia di euro, migliaia di lavoratori lottano per sopravvivere".
L'azione del 23 marzo fa parte della campagna chiamata Il Giusto Prezzo e messa in atto da Ultima Generazione. Lo scorso 19 marzo altri manifestanti sono entrati nel ristorante dello chef Carlo Cracco e hanno esposto uno striscione. La Digos, intervenuta insieme alla polizia locale, ha identificato i cinque attivisti. Invece nella giornata di ieri, sabato 22 marzo, Ultima Generazione ha organizzato un pranzo in Piazza Mercanti insieme a circa 30 persone. "Ci è dispiaciuto molto che un evento del genere non possa svolgersi proprio nel cuore di un luogo simbolo delle diseguaglianze come la Galleria", hanno dichiarato, "a quanto pare, certe realtà il Comune di Milano preferisce nasconderle agli occhi dei turisti e della gente ‘per bene'".