Bimba di 9 anni obbligata a vendere droga “agli amici della mamma” al parco giochi: arrestata la donna insieme allo zio

Indossa una sciarpa rosa mentre aspetta di entrare, la stessa che probabilmente aveva quando la mamma le chiedeva di "vendere dei pacchettini" agli amici ai giardinetti. Così, una bimba di 9 anni è seduta fuori dall'aula dove è verrà ascoltata in un’audizione protetta, a porte chiuse.
Secondo le prime informazioni disponibili, sembra che la madre della bimba, con la complicità dello zio e della fidanzata, chiedesse alla figlia di vendere droga ai giardinetti di Cerese, in provincia di Mantova, insieme al fratellino di 12 anni. Come appreso da Fanpage.it, in seguito a una segnalazione sarebbero intervenuti i carabinieri di Mantova che avrebbero arrestato la madre, trovata con una pistola e della droga proprio mentre si trovava al parco giochi insieme ai figli. A quel punto sarebbe partita una complessa attività di indagine che avrebbe poi portato, lo scorso novembre, anche all'arresto anche dello zio e della compagna, accusati di spacciare droga nell'hinterland mantovano. I tre indagati sono accusati a vario titolo di traffico illecito di sostanze stupefacenti, induzione allo spaccio di minore non imputabile, maltrattamenti in famiglia verso minori, e di detenzione, porto e ricettazione di arma clandestina.
Infine, nel corso della giornata di ieri, giovedì 20 marzo, la bimba è stata ascoltata in aula dal giudice in un’audizione protetta e, assistita da una psicologa, le è stato chiesto di ripercorrere i giorni trascorsi ai giardini di Cerese, quando era obbligata a "vendere dei pacchettini" agli amici della mamma. Subito dopo di lei, sono entrati in aula anche la mamma, lo zio e la compagna, agganciati con i braccialetti agli agenti della polizia penitenziaria. Il passo successivo sarà ora quello di ascoltare la consulente che si è occupata di eseguire la perizia sui due bimbi.