Chi sono Francesco de Simone e Mario Vetere, i due giovani arrestati per l’omicidio di Luciano Muttoni

Due ragazzi si trovano in stato di fermo dal pomeriggio di ieri, lunedì 10 marzo, perché accusati dell'omicidio di Luciano Muttoni, trovato senza vita sul pavimento del suo appartamento in via Rossini a Valbrembo (in provincia di Bergamo). Si tratta del 25enne Carmine Francesco de Simone e del 24enne Mario Vetere. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, sarebbero stati loro nella serata di venerdì 8 marzo ad aggredire il 57enne con lo scopo di rapinarlo e poi a ucciderlo colpendolo con il calcio di una pistola scacciacani e a calci e pugni in testa. Entrambi avrebbero rilasciato dichiarazioni spontanee ai carabinieri in cui avrebbero ammesso le proprie responsabilità, ma devono essere ancora sottoposti all'interrogatorio di convalida davanti al gip.
Il piano per derubare Muttoni e l'omicidio
De Simone, che ha alle spalle diversi precedenti, risulterebbe di fatto senza fissa dimora ed è stato rintracciato nella serata di domenica a casa di amici a Monza. Per i carabinieri, sarebbe stato lui a organizzare il colpo in quanto conosceva Muttoni. Il 57enne, infatti, da diverso tempo era solito affittare a poco prezzo le stanze del suo appartamento per racimolare un po' di soldi, attività che sponsorizzava anche sulle proprie pagine social, e pare che il 25enne vi abbia soggiornato un paio di volte.
Proprio durante una di quelle notti, de Simone avrebbe visto il portafoglio di Muttoni con diverse banconote al suo interno e avrebbe pensato di rapinarlo (in realtà il 57enne ogni mese andava a ritirare il pacco alimentare alla Caritas). Per trovare un complice, il 25enne avrebbe cercato nella sua cerchia di conoscenze arrivando a mettersi in contatto con Mario Vetere, un 24enne di origini polacche.
Vetere avrebbe accettato di partecipare al colpo, chiedendo in cambio un po' di denaro. Nella serata di venerdì i due avrebbero raggiunto Valbrembo a piedi, dopo essere arrivati fino a Ponte San Pietro in treno, e sarebbero entrati in casa di Muttoni indossando un passamontagna. Il 57enne avrebbe reagito alla loro richiesta di denaro, facendo partire una colluttazione terminata con due colpi sferrati da de Simone con il calcio della scacciacani in testa. Muttoni sarebbe stato, poi, ucciso con altri pugni e calci al volto.
Il fermo di de Simone e Vetere
De Simone e Vetere se ne sarebbero andati, dopo essersi cambiati i vestiti, a bordo della vecchia Volkswagen Golf di Muttoni. Dopo aver lasciato il complice alla stazione, il 25enne si sarebbe liberato del giubbotto insanguinato e della pistola, per poi raggiungere gli amici a Monza. La sera seguente, de Simone è stato fermato dai carabinieri di Monza durante un pattugliamento: il 25enne, che si trovava insieme a tre amici, non sarebbe riuscito a spiegare come era entrato in possesso del veicolo. I quattro sono stati denunciati per ricettazione e l'auto sequestrata.
Quando domenica mattina Muttoni è stato trovato senza vita in casa, i militari in poco tempo sono riusciti a risalire al controllo della sera precedente e, quindi, a de Simone. Una volta raggiunto dai carabinieri, il 25enne avrebbe rilasciato dichiarazioni spontanee e fatto ritrovare le varie cose di cui si era disfatto. Nella mattinata di lunedì, infine, gli investigatori sono riusciti a risalire a Vetere, fermato mentre andava al lavoro come aiuto educatore in una comunità terapeutica in provincia di Monza.
Sia de Simone che Vetere avrebbero ammesso le proprie responsabilità, dicendo di aver agito dopo l'assunzione di droga. I due, che devono essere ancora sottoposti a interrogatorio di convalida, sono accusati dell'omicidio premeditato di Muttoni, ucciso per un cellulare, 50 euro e una vecchia Golf.