È morto Carmine Gallo, l’ex super poliziotto al centro dell’inchiesta Equalize: disposta l’autopsia

È morto questa mattina, domenica 9 marzo, l'ex super poliziotto Carmine Gallo. Il 67enne, coinvolto nell'inchiesta sull'agenzia Equalize di Enrico Pazzali, si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Garbagnate Milanese (nella Città Metropolitana di Milano). Come riportato da Ansa, l'avvocata Antonella Augimeri ha riferito che Gallo è deceduto a causa di un infarto fulminante. Il magistrato di turno in Procura ha disposto l'autopsia sul corpo.
Secondo le indagini coordinate dal pm della Dda Francesco De Tommasi, Gallo era considerato al vertice della società di investigazioni Equalize fondata insieme a Pazzali, presidente di fondazione Fiera Milano (incarico dal quale si è auto sospeso il 28 ottobre 2024). Il prossimo 19 marzo, l'ex super poliziotto avrebbe dovuto comparire davanti al Tribunale del Riesame per discutere il ricorso presentato dalla Procura di Milano. Per De Tommasi, infatti, Gallo avrebbe dovuto essere in carcere e Pazzali ai domiciliari. Il gip, invece, lo scorso ottobre aveva disposto i domiciliari per il primo e nessuna misura cautelare per il secondo.
Durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto, Gallo aveva ammesso davanti al gip di aver effettuato accessi abusivi alle banche dati della polizia chiedendo favori a pubblici ufficiali amici. Il 67enne ha comunque negato di aver gestito una società dedita al dossieraggio illegale.
L'inchiesta intorno a Equalize era iniziata nel 2022 e, stando a quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo Investigativo di Varese, con la "creazione di vere e proprie banche dati parallele vietate e con la circolazione indiscriminata di notizie e informazioni sensibili, riservate e segrete", l'azienda sarebbe riuscita a "tenere in pugno cittadini e istituzioni" arrivando a "condizionare” dinamiche “imprenditoriali e procedure pubbliche, anche giudiziarie". Nell'arco di due anni, si sarebbero rivolti a Equalize circa 400 clienti. Gli indagati, ai quali vengono contestati diversi reati tra cui associazione a delinquere finalizzata all'accesso abusivo a sistemi informatici, sono in tutto 68.