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Arrestati Stefania Nobile e Davide Lacerenza

Chi è Davide Ariganello, il braccio destro di Davide Lacerenza arrestato per il giro di droga e prostituzione

Davide Ariganello, finito agli arresti domiciliari per il caso Gintoneria a Milano, era il braccio destro di Davide Lacerenza: lo avrebbe aiutato nel gestire il giro di droga e di prostituzione.
A cura di Ilaria Quattrone
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"È uno dei barman più importanti" o ancora "è un intrattenitore", ma soprattutto "cerca di imitare sempre più Davide Lacerenza": sono queste le parole utilizzate da una ragazza sentita dagli investigatori meneghini per descrivere Davide Ariganello, braccio destro di Davide Lacerenza, il titolare della Gintoneria da Davide a Milano posta sotto sequestro dopo un'inchiesta della Procura che ha fatto emergere un giro di droga ed escort, per i quali sono stati posti agli arresti domiciliari proprio Lacerenza, Ariganello e Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, considerata dagli investigatori "socio occulto" del locale milanese.

Il 27enne, originario di Messina, è considerato dagli inquirenti "dipendente e factotum di Lacerenza". Stando a quanto emerso dalle indagini, lui e Lacerenza avrebbero reclutato donne per farle prostituire. E avrebbero favorito "l'esercizio della prostituzione della citate donne" per adescare i clienti, ai quali – oltre a farsi pagare le consumazioni all'interno del locale a prezzi maggiorati – avrebbero offerto pacchetti che avrebbero previsto droga, alcol ed escort e anche da questi avrebbero ottenuto guadagni illeciti.

Ed era proprio Ariganello che, oltre ad organizzare i tavoli che comprendevano i pacchetti nella Gintoneria, si sarebbe occupato del servizio di delivery. Sarebbe stato inviato come rider a consegnare sostanze stupefacenti ed escort a domicilio ai clienti più facoltosi, dai quali avrebbe ricevuto anche mance importanti per il servizio reso.

Il 27enne avrebbe avuto autonomia piena nel gestire i clienti, le ragazze e nel pagarle. Una ipotesi confermata anche dalle parole pronunciate da Lacerenza e intercettate dagli investigatori: "Per me sono un pes però se tu vuoi, sei mio figlio". 

Sia Ariganello, che Lacerenza ha ribattezzato con "Righello", che lo stesso Lacerenza sono accusati inoltre di aver ceduto, venduto e detenuto (per cederla a terzi) diverse droghe. Sempre dalle indagini, è emerso che è proprio Ariganello l'uomo che avrebbe portato diversi quantitativi di droghe al rampollo milanese che negli anni avrebbe speso oltre 600mila euro in sostanze stupefacenti, escort e alcol.

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