Inchiesta urbanistica, la consigliera comunale Cucchiara (Europa Verde): “Il Salva Milano? Una grave leggerezza”

Tra l'ipotesi di un rimpasto di giunta, smentita e confluita nell'intento di dimissioni dell'assessore alla Casa, Guido Bardelli, la dichiarazione del sindaco Beppe Sala, secondo cui le indagini della procura avrebbero mostrato l'esistenza di tante "mele marce" e la preoccupazione sul futuro dei cantieri in città che dovevano ripartire con la legge Salva Milano il cui iter è, però, stato bloccato nella giornata di ieri, l'inchiesta urbanistica che ha travolto Milano negli ultimi giorni, ha scombussolato profondamente gli assetti cittadini. Di tutto questo e altro ancora, Fanpage.it ha parlato con Francesca Cucchiara, consigliera del Comune di Milano di Europa Verde.
L'iter di approvazione della proposta di legge cosiddetta "Salva Milano" è stato bloccato. Cosa succederà ai cantieri coinvolti?
Al momento l’Amministrazione non ha indicato una direzione. Le alternative potrebbero essere due: attendere l’esito dei processi, oppure attivare un percorso di giustizia riparativa. In questo caso, però, il Comune dovrebbe riconoscere gli errori fatti nell’interpretazione delle norme e quindi avere una posizione diversa da quella sostenuta fino a ora. Il motivo per cui il Salva Milano è stato fermato, infatti, non ha a che fare con il contenuto della norma: hanno detto che non ci sono più le condizioni, dal momento che sono stati confermati degli illeciti.
In realtà le condizioni non c'erano neanche prima: oltre ad essere sbagliata nel merito, la norma, di fatto, andava a confliggere con le indagini della procura. È quello che abbiamo sempre detto e, difatti, è quello che è emerso dalle intercettazioni: sarebbe stata scritta dalle stesse persone coinvolte nell'inchiesta esattamente con questo proposito. Questo sicuramente è un fatto grave, tuttavia il contenuto della norma è rimasto lo stesso, e qualcuno dovrebbe assumersi la responsabilità di averlo sostenuto e approvato.
Quello che emerge chiaramente da questa storia è che il provvedimento non era realmente pensato per “salvare la città”, bensì funzionari coinvolti nelle indagini. Umanamente, posso anche comprendere la volontà del Sindaco di difendere i lavoratori che hanno agito in buona fede, ma ricorrere a una norma nazionale, che avrebbe avuto ripercussioni disastrose in tutta Italia, è stata una una grave leggerezza.
Come si può risolvere la situazione? Qual è la vostra proposta?
Noi avremmo scelto un’altra strada, ora è difficile recuperare avendo insistito su un’altra. Forse si potrebbero ancora esplorare percorsi di giustizia riparativa. In ogni caso, arrivati a questo punto, è importante guardare avanti e voltare pagina. La decisione di fermare il Salva Milano è stata una scelta saggia. Ora dobbiamo andare oltre e ripensare il sistema urbanistico che ha caratterizzato lo sviluppo di questa città.
L'assessore alla Casa, Guido Bardelli, ha manifestato l'intenzione di dimettersi dall'incarico. È la scelta giusta? Chi potrebbe essere un possibile successore?
L'assessore Bardelli ha fatto una scelta giusta. Non sarà semplice prevedere in mano un lavoro in corsa. La scelta però va fatta insieme, non può essere presa solo dal Sindaco o dal PD. E anzi, dopo questo pasticcio, non penso possano avanzare particolari rivendicazioni. Dobbiamo trovare una persona che abbia le competenze giuste per portare avanti il piano Casa e affrontare la crisi abitativa che c'è in questa città.
Dalle indagini della procura è emerso che alcuni ormai ex dirigenti comunali avrebbero scritto il Salva Milano con alcuni esponenti del centro destra. C’è bisogno di un controllo più stringente anche sulle nomine delle commissioni?
La destra fa il suo mestiere, che stesse “tramando” per far cadere la Giunta non mi sorprende più di tanto. Dispiace invece sapere che un ex dirigente del Comune abbia agito in modo scorretto. Il funzionamento e il ruolo della Commissione Paesaggio andrebbe completamente rivisto. Per come funziona oggi, mi sembra difficile poter escludere del tutto la possibilità che si verifichino conflitti di interesse. Andrebbe ripensata come un organismo terzo e indipendente.
Si vocifera che Regina De Albertis, numero uno di Assimprendil Ance, potrebbe essere la prossima candidata del centro destra. La sua Associazione è tra i soggetti indagati nell’inchiesta della Procura. Cosa ne pensi?
Aggiungo che è stato fatto anche il nome di Lupi che pure è coinvolto in questa storia. Onestamente l'idea non mi stupisce più di tanto, mi sembra anzi che le destre di questo Paese abbiano una certa predisposizione ad assegnare ruoli istituzionali a persone indagate o sotto processo.