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Bonifici per 640mila euro con la causale “champagne”: come è stato incastrato Davide Lacerenza, ex di Stefania Nobile

Un cliente della Gintoneria di Davide Lacerenza (e di quella che per gli inquirenti sarebbe la sua “socia occulta” Stefania Nobile) ha pagato oltre 640mila euro in 3 anni per serate nel locale o in casa. Acquistava “pacchetti” che comprendevano bottiglie di champagne, escort e cocaina.
A cura di Francesca Del Boca
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Stefania Nobile (foto da LaPresse) e Davide Lacerenza (foto da Facebook)
Stefania Nobile (foto da LaPresse) e Davide Lacerenza (foto da Facebook)

Veri e propri "pacchetti" che comprendevano magnum di champagne, escort e droga, anche a domicilio. Erano i "servizi" offerti ai clienti della Gintoneria dal patron Davide Lacerenza con la sua "socia occulta" Stefania Nobile, ambedue arrestati stamattina dagli agenti della Guardia di finanza milanese (insieme al braccio destro di Lacerenza Davide Ariganello). Uno di loro, che nel giro di tre anni ha speso oltre 640mila euro, sarà proprio quello che farà partire gli accertamenti degli inquirenti.

È quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari disposta dalla gip Alessandra Di Fazio nei confronti della figlia di Wanna Marchi, inquadrata come dipendente della società Ginto Eventi srl ma di fatto, per la Procura guidata dalla pm Francesca Crupi, vera e propria amministratrice dell'imprenditore milanese, indagati a vario titolo per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e autoricilaggio.

Il cliente che ha speso 640mila euro

L’indagine nasce da diverse segnalazioni sospette sui conti di Lacerenza. Nelle carte dell'indagine che ha portato all'arresto di Stefania Nobile e dell'ex compagno Davide Lacerenza, c'è in particolare il racconto agli inquirenti di un imprenditore che dal 2020 al 2023, per i "servizi" resi dal titolare della Gintoneria, ha speso più di 640 mila euro. Continui e ingenti versamenti (con causale "champagne"), girati ai conti correnti personali di Lacerenza e quelli del locale notturno in via Napo Torriani, che più di tutti mettono in allerta le Fiamme gialle, e che fanno quindi partire la macchina investigativa.

Il cliente, sentito dagli investigatori alla fine del 2023, racconta così di avere cominciato a "usufruire dei servizi" di Lacerenza,"prima andando alla Gintoneria", poi anche "ricevendo a casa bottiglie di champagne che provenivano dalla Gintoneria, insieme a ragazze dedite alla prostituzione". Sono almeno otto quelle identificate al momento, tra cui una minorenne (reato non contestato). Sempre lui spiega che, a volte, veniva contattato direttamente da Lacerenza che gli proponeva di "venire in casa a fare una serata", dove si presentava direttamente in compagnia delle escort, della droga e delle bottiglie di pregio, senza dover neanche "ordinare". 

I "pacchetti" con droga, alcol e champagne

"servizi" della Gintoneria, secondo quanto emerso, potevano essere consumati direttamentea domicilio o nel "privè" della Gintoneria, il "locale rosa" La Malmaison (aperto per clienti facoltosi che intendono "spendere da 5mila euro in su"), e comprendevano bottiglie di champagne pregiato, ragazze e cocaina che lo stesso Lacerenza consumava spesso insieme al cliente. Quelli abituali, in grado di spendere anche 2mila euro per una semplice serata tra cocktail e bottiglie pregiate, a quelli più esclusivi (tra cui un "sindaco ricco" e un "immobiliarista", "gente di Dubai", un militare delle Guardia di finanza a cui Lacerenza offre prostitute anche gratuitamente, "in cambio di favori in corso di accertamento”, e un imprenditore svizzero che in poche ore spende 40mila euro in champagne).

Il prezzo del "pacchetto completo"? Poteva variare dai 3mila euro ai 10mila euro a serata. Ma dalle carte emerge che lo stesso avventore sentito dagli investigatori, per la sola notte del 22 marzo dell'anno scorso, aveva speso almeno "70mila euro" per avere alcol e "almeno due escort", tra cui una definita "la sarda", mentre in un'altra occasione, la notte tra il 9 e il 10 aprile del 2024, avrebbe invece richiesto "4 delivery" a domicilio effettuati da Davide Ariganello per avere champagne, "pu****e e bamba" per un costo di 35mila euro. In questi casi il pagamento, secondo quanto emerso dalle indagini delle Fiamme gialle, avveniva in maniera separata: l'alcol e la cocaina a Davide Lacerenza, e il compenso per le prestazioni sessuali direttamente alle escort.

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