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Ancora nessuna traccia del corpo di Nataly Quintanilla: sarà indispensabile per confermare la versione del compagno

Il cellulare di Pablo Gonzalo Rivas, nelle ore successive all’omicidio della compagna Nataly Quintanilla, ha agganciato le celle della zona di Gessate, Piattello e Cassano d’Adda: qui avrebbe abbandonato il borsone con il cadavere, ancora non ritrovato.
A cura di Francesca Del Boca
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Jhoanna Nataly Quintanilla
Jhoanna Nataly Quintanilla

Ha confessato di aver ucciso la compagna Nataly Quintanilla. È Pablo Gonzalo Rivas l'uomo ripreso dalle telecamere di piazza dei Daini a Milano mentre, intorno alle alle 2.45 di sabato 25 gennaio, trascina in macchina il borsone dove ha nascosto il corpo (non ancora ritrovato) della convivente.

Le ricerche del corpo di Nataly Quintanilla

"Sono stato io", ha raccontato il 48enne agli inquirenti dopo due ore di interrogatorio, crollato sotto il peso delle sue contraddizioni e dell'evidenza. Ma sono tanti i punti ancora oscuri della sua versione. Innanzitutto, il luogo in cui è stato abbandonato il borsone che contiene il corpo senza vita della compagna: Rivas ha spiegato di averlo gettato lungo la strada per Treviglio, in un fosso senza acqua nei pressi del fiume Adda. Un punto imprecisato ("vicino a una rotonda") nelle campagne del Milanese, ancora non individuato dai carabinieri del Nucleo investigativo.

Quel che è certo, al momento, è che lo smartphone del 48enne, in quei momenti, ha agganciato le celle nella zona di Gessate, Pioltello, Pessano con Bornago: secondo l'analisi delle celle telefoniche, la sua Fiat Punto si è spostata lungo la Padana Superiore fino a Cassano d’Adda, per poi tornare in zona Bicocca.

Il movente dell'omicidio

Le ricerche proseguono così anche oggi, nonostante il maltempo, nella zona a est di Milano. E ritrovare il corpo di Nataly sarà fondamentale non solo per garantire una degna sepoltura alla vittima, ma anche per chiarire il movente che ha portato al delitto e per confermare il racconto del 48enne. "L'ho uccisa durante un gioco erotico", è stata finora la giustificazione di Pablo Gonzalo Rivas, che non ha convinto gli inquirenti. Il sospetto è, al contrario, che il compagno di Nataly abbia agito perché la vittima voleva interrompere la relazione con lui, o forse dopo l'ennesimo litigio legato ai soldi che Rivas inviava alla ex moglie e ai figli rimasti a El Salvador.

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