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Fantoccio di Elon Musk appeso a testa in giù in piazzale Loreto a Milano: indaga la Digos

La Procura di Milano sta valutando l’apertura di un’inchiesta per il caso del fantoccio di Elon Musk appeso a testa in giù in piazzale Loreto da parte di un’associazione studentesca. Indaga la Digos.
A cura di Francesca Del Boca
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La Procura di Milano sta valutando l'apertura di un'inchiesta per il caso del fantoccio di Elon Musk appeso a testa in giù in piazzale Loreto, come il cadavere di Benito Mussolini nel 1945, da parte di un'associazione studentesca ("C'é sempre posto a piazzale Loreto, Elon…", recitava il post pubblicato dagli attivisti sui loro profili social).

L'azione del collettivo faceva riferimento a un gesto simile a un saluto romano dell‘uomo più ricco del pianeta e proprietario di Tesla e X durante le celebrazioni per l'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Dopo aver pronunciato il suo discorso a sostegno del tycoon nella Capital One Arena di Washington, Musk si è infatti colpito il petto con la mano destra e ha disteso il braccio verso l'alto per due volte, ringraziando l'elettorato repubblicano americano: "Voglio ringraziare tutti per aver fatto in modo che vincessimo", le sue parole al pubblico. "Grazie a voi il futuro della civiltà è assicurato. Avremo città sicure, confini sicuri e spese sensate".

Nelle scorse ore, intanto, Facebook e Instagram hanno cancellato dalle pagine social di Cambiare rotta la fotografia del fantoccio con il volto di Elon Musk. "Pare che Musk e il suo amico di Meta non abbiano gradito troppo", il commento degli attivisti.

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