Ruba una borsa in un bar nel centro di Como a Natale, i clienti lo inseguono e lo bloccano
Un giovane è stato arrestato nella sera di Natale, 25 dicembre, nel centro di Como con le accuse di furto aggravato e immigrazione clandestina. Quando gli agenti della polizia di Stato lo hanno preso in consegna, era già stato bloccato da un gruppo di persone in via Vittani. Stando a quanto ricostruito grazie soprattutto alle testimonianze, l'uomo poco prima aveva sottratto la borsa a una cliente di un bar approfittando di un momento di distrazione. Gli altri avventori del locale, però, avrebbero visto la scena e, per questo motivo, lo avrebbero inseguito bloccandolo poco dopo. Oggi, giovedì 26 dicembre, il giovane viene processato nel Tribunale di Como con rito direttissimo.
L'episodio è andato in scena intorno alle 21 del 25 dicembre in un bar di piazza Volta. Sfruttando un momento di distrazione di una cliente, un giovane, di nazionalità algerina, le avrebbe sottratto la borsa che la donna aveva appoggiato su una sedia al suo fianco. Subito dopo, sarebbe uscito dal locale provando a far perdere le sue tracce tra le vie della città. All'arrivo degli agenti della polizia Statale in via Vittani, l'uomo era già stato bloccato da un gruppo di persone che lo aveva inseguito e raggiunto.
Dai controlli, è emerso che il giovane aveva un pass d’uscita dalla Svizzera in quanto richiedente Asilo. Il documento riportava anche i dati anagrafici che lo identificavano come minorenne. In Questura, però, inserendo le varie informazioni nel database del Ministero dell’Interno sarebbe emerso che in realtà era maggiorenne e che aveva un alias con a suo carico un ordine del Questore di Cagliari emesso e notificato lo scorso settembre. Lui stesso si dichiarava minorenne, per questo motivo è stato trasportato in ospedale dove è stato sottoposto all'esame auxologico. Questo ha attestato che in realtà avrebbe più di 19 anni.
Così, gli agenti della Questura lo hanno tratto in arresto per il furto della borsa e, poiché era stato espulso dall'Italia ed era rientrato violando il divieto di 3 anni, gli viene contestata anche la trasgressione all’ordine di espulsione.