Chi era Maria Caterina Colosio, l’escursionista precipitata per 150 metri sul monte Resegone davanti agli amici
Si chiamava Maria Caterina Colosio, l'escursionista precipitata per circa 150 metri da un sentiero del monte Resegone nel pomeriggio di ieri, lunedì 23 dicembre. La 58enne, originaria di Tavernola Bergamasca, ma residente da anni ad Adrara San Martino (in provincia di Bergamo), era insieme a una comitiva di amici quando, probabilmente a causa del ghiaccio, è scivolata a 1.650 metri di quota. Quando i soccorsi sono riusciti a raggiungerla, per lei non c'era nulla da fare. Colosio lascia il marito e due figlie.
L'incidente sul monte Resegone
La ricostruzione di quanto è accaduto nel primo pomeriggio del 23 dicembre è stata affidata agli agenti della Questura di Lecco, ma non dovrebbero esserci particolari dubbi sulla natura accidentale dell'episodio. Colosio, esperta escursionista, stava affrontando il sentiero numero 1 che, dal versante lecchese, conduce il rifugio Azzoni sulla cima del monte Resegone. Dopo aver raggiunto i 1.865 metri di quota, il gruppo aveva deciso di tornare a valle ripercorrendo i propri passi.
A circa 1.650 metri di quota, in un tratto difficoltoso, Colosio sarebbe scivolata precipitando per circa 150 metri. Stando a una prima valutazione, sembrerebbe essere stato il ghiaccio che la 58enne stava affrontando con i rampini a farla cadere.
L'intervento dei soccorsi
Gli amici avrebbero assistito alla scena, potendo solo chiamare i soccorsi. La telefonata al numero unico per le emergenze 112 è arrivata qualche minuto prima delle 14:30. La centrale operativa dell’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) ha inviato le squadre del Corpo nazionale del Soccorso alpino del centro operativo di Bione e fatto decollare l'elisoccorso dalla base di Villa Guardia a Como.
L'intervento si è rivelato particolarmente difficile a causa del forte vento. Quando l'equipe medica ha raggiunto Colosio, non ha potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Illesi gli altri compagni. Una 48enne è stata visitata dai sanitari, in quanto avrebbe accusato un malore, ma non è stato necessario il trasporto in ospedale.