Il Tar respinge il ricorso dei tassisti: a Milano ci saranno 450 auto bianche in più
Il Tar ha respinto i due ricorsi dei tassisti contro la gara indetta dal Comune di Milano per assegnare 450 nuove licenze. I conducenti delle auto bianche contestavano, in particolare, l’entità della cifra messa a bando per ogni licenza, pari a 96mila e 500 euro, con il ricavato che, come previsto dal decreto Asset del governo, andrà a loro. Per il Tribunale, il contributo previsto da Palazzo Marino sarebbe corretto.
Già dalla prossima primavera dovrebbero arrivare i primi 337 nuovi taxi e alla fine ce ne saranno 450 in più rispetto al parcoauto attuale. Ogni licenza ha valore di 96mila e 500 euro, ma il Comune di Milano ha previsto sconti per l’acquisto delle autorizzazioni per le automobili adibite al trasporto disabili e per i turni serali e notturni. Il fatto che Palazzo Marino abbia deciso, seguendo il decreto Asset, di girare il ricavato della vendita delle licenza ai vecchi tassisti, per il Tar "non corrisponde ad alcun obbligo costituzionale", in quanto, in linea di principio "il legislatore non è tenuto a tenere indenni gli operatori dal pregiudizio economico che essi potrebbero subire per effetto di un intervento normativo di allargamento del mercato".
Secondo il Tribunale amministrativo, la mossa del Comune di Milano di aumentare il parcoauto dei taxi "non induce alcuna alterazione del mercato commerciale delle licenze" e sarebbe infondata la denuncia per la quale "il Comune non avrebbe potuto concedere ai concorrenti la riduzione del “contributo”, a fronte dell’impegno di munirsi di automobile compatibile con la disabilità delle persone, e/o di quello di prestare servizio nelle fasce giornaliere ed orarie più critiche".
Arianna Censi, assessora alla Mobilità di Milano, è certa che con le nuove licenze "non soltanto si migliorerà l’offerta dal punto di vista quantitativo, ma anche da quello qualitativo, visto l’aumento di licenze per orari notturni e per auto predisposte per il trasporto per persone con disabilità".