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Ramy Elgaml morto in un inseguimento: “L’urto dei carabinieri con lo scooter è avvenuto prima dell’incidente”

Svolta nella ricostruzione del caso di Ramy Elgaml, il 19enne morto durante un inseguimento con i carabinieri in via Quaranta a Milano all’alba del 24 novembre. La nuova ipotesi della polizia non metterebbe in diretta correlazione il contatto con la gazzella e la scivolata del motorino.
A cura di Francesca Del Boca
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Ramy Elgaml
Ramy Elgaml

Svolta nella ricostruzione del caso di Ramy Elgaml, il 19enne morto al termine di un inseguimento con i carabinieri in via Quaranta a Milano (zona Ripamonti) nelle prime ore di domenica 24 novembre.

A parlare è la relazione della polizia locale, depositata agli atti dell'indagine per omicidio stradale coordinata dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini: secondo quanto emerso dai rilievi degli agenti, il contatto tra il TMax guidato da Fares Bouzidi e la Giulietta del Radiomobile sarebbe avvenuto qualche metro prima dell'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, quindi a distanza dal punto in cui lo scooter è poi uscito di strada, sbalzando il 19enne contro un palo della segnaletica, senza lasciargli scampo.

Una nuova ipotesi che non mette in diretta correlazione l'eventuale impatto con la gazzella dei militari e la scivolata del motorino. E dunque, se confermata dalla perizia dinamica e cinematica del consulente della Procura, potrebbe cambiare profondamente gli scenari.

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